Teleriscaldamento, il sindaco di Piancastagnaio: “Potremmo rivedere le tariffe con il completamento degli allacci”

Sul teleriscaldamento “quando tutti gli allacci saranno completati, superando le 1200 utenze, potremo riconsiderare la tariffa, eventualmente riducendola o mantenendola invariata. In ogni caso, sarà sempre l’amministrazione comunale a stabilire quale sarà la tariffa più adeguata in quel momento”.

Lo dice il sindaco di Piancastagnaio Franco Capocchi, che poi spiega il motivo dell’incremento: “Si è reso necessario per compensare l’aumento dell’inflazione reale registrato dal 2021, che ha inciso pesantemente sui costi energetici e sulla gestione della rete. Attualmente, avendo ancora pochi utenti allacciati, gli introiti della rete non coprono i costi di gestione. Infatti, tra le spese di gestione e i costi energetici per le pompe e il rilancio dell’acqua calda, siamo ancora in deficit”.

“Al momento, avendo realizzato solo una piccola parte della rete di teleriscaldamento, erano ancora allacciate pochissime utenze. Oggi il numero è già aumentato significativamente e, entro la fine dell’anno, completeremo l’intera rete del teleriscaldamento del capoluogo – dice Capocchi -, raggiungendo così le 1.200 utenze previste. A quel punto, potremo anche rivedere le tariffe, tenendo presente che la decisione finale spetta sempre alla giunta comunale”.

Il sindaco poi è tornato sull’accordo stipulato lunedì sera tra Enel Green Power e Regione Toscana che ha visto il rinnovo delle concessioni ventennali sulla Geotermia. “Lo definisco storico – prosegue – perché rappresenta un’opportunità significativa per le casse del Comune, garantendo risorse economiche importanti. Abbiamo già deciso da tempo come destinare questi fondi”.

“Una parte rilevante – aggiunge – sarà dedicata al recupero del Palazzo Bourbon del Monte, uno degli edifici più belli e storici di Piancastagnaio. Desideriamo che questo edificio rimanga un simbolo della storia del nostro paese e, proprio per questo, abbiamo previsto di ospitarvi il Museo Civico.
Le risorse non saranno destinate solo a questo progetto. Una parte verrà investita nel recupero dell’ex mobilificio Furzi, dove abbiamo in programma numerose attività. Qui realizzeremo la sede di, un istituto tecnico superiore riconosciuto – continua – per la formazione professionale nel settore della pelletteria. All’interno della stessa struttura sorgeranno un museo di arte contemporanea, la scuola di pelletteria e un centro dedicato al recupero delle pelli”.

“Inoltre – dice ancora -, ci occuperemo del restauro di una villa storica situata nel parco minerario del Monte Amiata, precisamente nella località del Siele”.

Ed infine, sulle polemiche della nuova centrale, “queste mi sembrano infondate – ha concluso – . Come amministrazione comunale, abbiamo sempre dichiarato il nostro sostegno alla realizzazione della nuova centrale, a patto che vengano rispettate tutte le normative sulla sostenibilità ambientale. Se Enel farà la sua parte e presenterà un progetto ben strutturato, questo verrà esaminato attentamente dalla Regione Toscana e dal Comune, garantendo il pieno rispetto delle leggi vigenti. Inoltre, la nuova centrale porterà persino a una riduzione degli inquinanti. Sarà infatti costruita accanto a una centrale esistente e dotata di sistemi di abbattimento AMIS, che potranno lavorare in parallelo con quelli già presenti. Questo significa che non ci sarà mai un rilascio libero di emissioni in atmosfera, nemmeno in caso di guasti o manutenzioni degli impianti. La nuova centrale, insieme a quella attuale, garantirà quindi che le emissioni siano sempre controllate e ridotte al minimo”.