
Tensioni e, apparentemente, non solo. Sono state anche queste a contraddistinguere il derby cittadino giocato tra Mens Sana e Costone domenica scorsa, 2 febbraio. In particolare, a denunciare episodi “estranei allo sport” è stata la società gialloverde. “Ci teniamo a sottolineare che l’incontro si è svolto in un clima di totale correttezza. Tuttavia, condanniamo con fermezza qualsiasi forma di violenza, dentro e fuori dal campo. Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai nostri tesserati, in particolare a Franci Zeneli, ribadendo il nostro impegno per i valori di lealtà, rispetto e sportività. Lo sport deve unire, non dividere”, si legge nel messaggio pubblicato sui canali social del Costone.
La società della Piaggia, poi, una volta contattata, ha preferito non entrare nel merito di quanto accaduto, né prima né dopo la gara, limitandosi a un “no comment” e aggiungendo che sono in corso valutazioni su eventuali azioni legali. Quello che sarebbe emerso, in ogni caso, è che la squadra costoniana non solo sarebbe stata accolta da fischi, insulti di vario tipo e anche sputi da un gruppo di tifosi biancoverdi, ma sarebbe anche stata aspettata fuori dal PalaEstra al termine dell’incontro. A quel punto sarebbero volati liquidi, altri insulti di stampo sessista e razzista, e sarebbero stati lanciati oggetti pericolosi per l’incolumità dei giocatori e dello staff.
Dal viale Sclavo è arrivata la condanna per “qualsiasi atto di violenza e di provocazione, che non fanno parte della cultura della Mens Sana e che non sono in linea con la passione e l’attaccamento che da sempre ci caratterizzano”. Nel post social, firmato direttamente dal presidente della Note di Siena Mens Sana, Francesco Frati, si specifica poi che i valori della società senese, lealtà, rispetto e sportività “devono essere rispettati da tutti: tifosi, dirigenti, tecnici e giocatori, sia in campo che fuori”.
Diversa, invece, la reazione del gruppo di tifosi “Io Tifo Mens Sana”, che ha condiviso “il concetto espresso nel comunicato di Asd Costone Siena a proposito del principio universale che lo Sport debba unire e non dividere” e ha specificato che “il direttivo ITM prende altrettanto fermamente le distanze da qualsiasi forma di violenza sottolineando come, proprio in qualità di associazione di tifosi, collabori da tempo attivamente con la società Mens Sana Basketball e le istituzioni preposte proprio per evitare occasioni e comportamenti fuori dalle righe e affinché la gestione dell’ordine pubblico per i soggetti istituzionalmente preposti possa essere agevolata durante le gare della formazione biancoverde”. “Vogliamo credere che l’Asd Costone si riferisca, nel proprio comunicato, anche agli atteggiamenti provocatori di alcuni suoi giocatori, ormai divenuti ricorrenti durante gli incontri tra biancoverdi e gialloverdi – prosegue poi la nota di Io Tifo Mens Sana –. Ma se ciò che avviene durante la gara può considerarsi ascrivibile al campo e quindi animato dalla logica tensione agonistica e voglia di prevalere sull’avversario, di certo non lo sono gli atteggiamenti tenuti da dirigenti e giocatori nell’approssimarsi all’uscita del palasport a partita conclusa da tempo e spalti sgombri che costituiscono peraltro pessimo seguito ai deprecabili gesti riservati ai nostri tifosi da tesserati gialloverdi anche al Palaorlandi”. “Se così non fosse, il comunicato di Asd Costone Siena sarebbe da considerarsi come ennesimo contributo al clima di provocazione che ormai dura da anni, esattamente da quando le due compagini non sono più separate da molte categorie di differenza. Invitiamo pertanto Asd Costone Siena a chiarire meglio i motivi del comunicato e soprattutto a gestire meglio il comportamento dei propri tesserati perché se ogni tifoso è comunque responsabile per sé stesso, dei comportamenti dei tesserati dovrebbe rispondere direttamente la società di appartenenza” conclude Io Tifo Mens Sana.