Questa mattina, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Montepulciano, con la collaborazione della Stazione Carabinieri di Badia Al Pino, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, due soggetti, italiani, per tentata rapina e porto illegale d’arma da sparo. Alle ore 10.30, a Sinalunga, uno dei due, col viso camuffato da un parrucca, occhiali ed una valigia, era entrato all’interno della gioielleria Farnetani in Viale Trieste. In un primo tempo, la persona aveva finto di essere un cliente, successivamente ha mostrato una pistola al titolare della gioielleria, signore sinalunghese di 72 anni, minacciandolo e spingendolo contro una vetrina, frantumandola. E’ scaturita immediatamente una colluttazione tra il rapinatore ed il titolare, in seguito alla quale, i passanti, allarmati dalle grida di aiuto sono intervenuti dando manforte alla vittima. Sono quindi nell’immediatezza intervenuti i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile impegnati nel comune di Sinalunga in servizio perlustrativo di prevenzione e pronto intervento, i quali subito hanno bloccato il malvivente. Successivi accertamenti, hanno permesso ai Carabinieri di porsi sulle tracce del complice, il quale nel frattempo, in attesa nelle vicinanze della gioielleria a bordo di una Volkswagen Golf, si è dato a precipitosa fuga. A bordo dell’auto vi era anche una bambina di 2 anni, figlia del complice alla guida, probabilmente utile per sviare eventuali sospetti su di lui. La sinergia tra i Comandi dell’Arma, ha dato la possibilità di estendere immediatamente le ricerche alla Stazione di Badia al Pino, luogo di domicilio del secondo malvivente, il quale, dopo circa 50 minuti dal fatto, è stato quindi bloccato nei pressi della sua dimora. I due sono stati quindi portati presso la Compagnia di Montepulciano, detenuti presso le camere di sicurezza, per poi essere condotti presso il carcere di Orvieto. La pistola, un calibro 6.35 di fabbricazione italiana, è stata quindi posta sotto sequestro, insieme a 3 coltelli a serramanico, tenuti all’interno della vettura. Il soggetto entrato nella gioielleria, R.P. del 1961 è nato ad Arezzo e residente a Badia Al Pino, pregiudicato per vari reati inerenti le armi, mentre il secondo, L.T. del 1972 è nato a Sinalunga, residente a Bettolle, ma di fatto anche lui domiciliato a Badia Al Pino, con numerosi precedenti per furto e ricettazione e già destinatorio della misura di prevenzione dell’Avviso Orale.