Teppei Kawai, un nome che solo all’apparenza può sembrare estraneo e lontano dalla tradizione e dalla storia senese. Kawai è uno chef giapponese, che ha un ristorante a Tokyo, ma che all’inizio del nuovo millennio ha vissuto a Siena ed ha instaurato un rapporto speciale con la città.
Il narratore di questa storia è Enzo Parri, proprietario dell’omonimo ristorante, che per Teppei è stata una delle figure portanti durante il suo periodo senese.
Enzo insegnava alla scuola di cucina e nel proprio corso aveva più di trenta ragazzi provenienti dall’Asia, ma in Teppei vide subito un talento e soprattutto un’apertura mentale fuori dal comune.
Ciò che colpì fu la spavalderia del giapponese, il quale dopo aver compreso le basi della cucina italiana, decise di andare a bussare alla porta del ristorante di Enzo e si propose per lavorare nella sua cucina.
Siena viveva un momento speciale e lo sport non lasciò indifferente il giovane cuoco.
Questa era diventata la vita di Teppei Kawai: a lavoro in uno dei più storici punti di ristoro senesi e poi i fine settimana allo stadio o al palazzetto, il Siena con Gianluca Falsini (al tempo cameriere del locale) e la Mens Sana con Enzo. Chef Kawai era diventato senese, talmente senese che quando dovette andare a lavorare a Firenze, non riuscì ad entrare in sintonia con la città e pochi mesi più tardi, infatti, decise di tornare in patria.
Teppei a Tokyo si è fatto una vita nuova, ma a “La trattoriaccia roburone”, il nome del ristorante, si respira tutta la cultura occidentale, e più precisamente, quella senese.
Pietro Federici