“Ma tu ci credi?” Torna il progetto di Terrecablate per crescere consapevoli

Torna nelle scuole della provincia di Siena “Ma tu ci credi?” il progetto benefit di Terrecablate per l’educazione all’uso consapevole di internet e dei social. Anche quest’anno l’equipe di esperte, Elena Lorenzini, psicoterapeuta, e Elisa Ferri, avvocato, ideatrici del ciclo di lezioni, sarà nelle classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado per illustrare tutti gli aspetti di una corretta comunicazione e del rispetto del prossimo nel mondo digitale. Il corso si rivolge agli adolescenti proprio perché neofiti del web di cui non conoscono fino in fondo i pericoli, entusiasti di utilizzare i social come fonte di relazione.

Il modello del progetto benefit prevede una prima parte informativa e una seconda di laboratorio: le operatrici durante gli incontri nelle scuole spiegano ai giovani studenti la realtà virtuale coinvolgendoli poi in laboratori didattici per la realizzazione di elaborati da svolgere in gruppo. “E’ un metodo che funziona – spiega Lorenzini – riusciamo ad attirare l’attenzione dei ragazzi su un aspetto di socialità sempre più importante nella loro vita. Per questo è fondamentale che capiscano quali possono essere i rischi. Spieghiamo loro l’ultima frontiera delle fake news e dell’intelligenza artificiale, che tramite foto o video può ingannare facilmente. Durante gli incontri parliamo anche delle chat di classe, di come starci senza sentirsi a disagio o crearlo negli altri, perchè spesso non si valutano gli effetti di quanto si scrive”.

Il progetto “Ma tu ci credi?” giunto alla terza edizione, interesserà 13 plessi scolastici della provincia di Siena, il primo incontro si è svolto nei giorni scorsi alla scuola secondaria di primo grado Sabin. Visto l’interesse manifestato dal corpo docente e dai genitori, Terrecablate ha deciso quest’anno di aumentare le ore di lezione per soddisfare tutte le richieste giunte dalle scuole.

“E’ uno dei nostri progetti benefit a cui teniamo di più, proprio per l’importanza sociale che riveste – spiega l’amministratore unico Turillazzi -. Non sempre noi adulti siamo capaci di spiegare ai nostri figli i reali rischi dell’uso del cellulare come fonte di informazione e di socialità, ma sappiamo quando può essere impattante nella vita di un adolescente. Per questo come Terrecablate abbiamo deciso di investire in questo corso educativo, così come stiamo lavorando ad un altro progetto che riguarderà la violenza sulle donne. La nostra società, proprio per la sua natura benefit, si impegna per promuovere azioni positive che siano l’educazione dei giovani, il sostegno al terzo settore, lo sviluppo di nuove tecnologie, con l’obiettivo unico di migliorare la qualità della vita nel territorio in cui operiamo”.