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Terremoto a Siena, le famiglie evacuate rientrano a casa. La vicenda finisce in Parlamento

Rientrano nelle proprie abitazioni nel quartiere di San Prospero le famiglie evacuate dalla Prefettura di Siena e ospitate per alcune notti da una struttura alberghiera reperita dal Comune di Siena.

Lo rendono noto dall’amministrazione comunale della città toscana. Dopo lo sciame sismico, che qualche giorno fa ha colpito Siena, nell’edificio dove vivevano le tre famiglie si erano registrate delle criticità nel vano scale per cui si era deciso, lo scorso 9 febbraio, di evacuare i tre nuclei composti da tredici persone.

L’amministrazione però, viene spiegato, “ha provveduto celermente, grazie alla collaborazione dell’ingegner Francesco Gaudini, presidente dell’ordine degli ingegneri e della ditta Edili Senesi, a mettere in sicurezza il vano scale secondo le indicazioni dei vigili del fuoco”. Le famiglie evacuate possono dunque rientrare a casa questa mattina, domenica 12 febbraio, senza alcun problema. Alcuni mezzi del Comune provvederanno al loro rientro.

“Siamo soddisfatti di come questa vicenda si sia chiusa presto e bene, capiamo la drammaticità di dover lasciare le proprie case, ma grazie a una grande sinergia i disagi sono stati limitati e le famiglie possono rientrare a casa”, le parole del sindaco di Siena Luigi de Mossi.

Le scosse – Cinque intanto le scosse registrate a Siena oggi, la prima poco dopo le 1, l’ultima alle 6.50. La scossa più violenta, magnitudo 2.0, è stata registrata alle 6.40. Una scossa è stata registrata anche a Monteriggioni alle 6.36 con magnitudo 1.3

Il Pd: “Serve piano straordinario per tutelare Siena” –  “Occorre un intervento straordinario per verificare la stabilità degli edifici di Siena ed in particolare del centro storico, patrimonio Unesco dell’Umanità: è necessario appurare che il terremoto dei giorni scorsi e le continue scosse causate dallo sciame sismico non lascino criticità agli immobili pubblici e privati. Le istituzioni locali si stanno già adoperando per monitorare eventuali danni: scuole, musei e luoghi pubblici sono stati chiusi per precauzione ma è evidente che il governo debba dare un supporto immediato in termini di risorse umane, finanziarie e logistiche per garantire la ripresa in sicurezza delle attività quotidiane”: è quanto dichiarano in una nota congiunta i parlamentari del Partito Democratico Marco Simiani e Silvio Franceschelli.

Simiani ha inoltre annunciato che sulla vicenda depositerà domani, lunedì 13 febbraio, a Montecitorio una interrogazione al ministro delle Infrastrutture ed al ministro dei Beni culturali.

marco crimi

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