Per riuscire ad ottenere l’area della ex-società Acquaviva alle Scotte si sta concretizzando l’ipotesi dell’esproprio nei confronti della Giove 2011, la società che acquisito il terreno adiacente al policlinico.
Dall’ospedale sono stati resi immediatamente eseguibili sia l’istanza di variante urbanistica con vincolo preordinato all’esproprio sia l’autorizzazione a conferimento di incarico professionale.
Questa quindi la soluzione che l’azienda ospedaliera senese sta vagliando e che domani – con una conferenza stampa indetta poco fa, ndr – potrebbe diventare ufficiale con la comunicazione da parte del Comune. Lo stesso Barretta la paventò la scorsa settimana davanti ai consiglieri comunali della commissione “Servizi sanitari e sociali” e in una intervista a Siena News.
La vicenda, lo ricordiamo, è stata resa nota alla stampa alla fine dello scorso ottobre: il policlinico rivelò di non essere riuscito ad ottenere la zona. In una prima fase era stata l’azienda ospedaliera ad aggiudicarsi provvisoriamente il terreno con un’offerta di 160mila euro ma nell’asta del 27 ottobre, dopo un’ora di rilanci, il terreno è andato alla Giove 2011.
L’operazione, venne spiegato, fu fatta nell’interesse della società controllante Gaia Spv, che è il principale creditore della procedura fallimentare dell’ex-società Acquaviva. Il credito era di sei milioni mentre l’offerta che è stata accettata è di 402mila euro.
L’area avrebbe dovuto ospitare alcuni parcheggi e la sua valorizzazione avrebbe consentito un miglioramento dell’elisuperficie e della viabilità in prossimità dell’ospedale ed anche la valorizzazione di alcuni spazi verdi. Ed avrebbe anche dovuto ospitare parte dei cantieri utili alla costruzione del lotto volano, decisivo per permettere l’ammodernamento dell’intero policlinico.
Marco Crimi