Benvenuto Brunello: ‘Blue Note’ è la piastrella di Ozpetek, il re dei rossi piace nelle roccaforti di Trump

“Questo quadro del 1982, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome Blue Note per l’ occasione della mattonella di Montalcino, l’ho realizzato a Roma nel periodo prima di diventare aiuto regista e ricoprire altri ruoli. In quegli anni studiavo all’Università ma poiché mio padre disapprovava le mie aspirazioni cinematografiche e smise di sostenermi economicamente, mi sono dato da fare e ho lavorato da un corniciaio nel centro di Roma. Lì ho familiarizzato con pittrici, disegnatori, autori di mosaici e mi sono dedicato io stesso alla pittura , da sempre una mia passione”.

Parole del regista Ferzan Ozpetek, che poco fa ha svelato la sua formella celebrativa riferita alla vendemmia 2024. Per  il Brunello oggi è stata anche una giornata di studio.

Secondo un focus dell’Osservatorio Uiv su base SipSource l’area dove si concentra il maggior numero di elettori di Trump è anche quella dove il re dei rossi ha più appeal: il sud degli Stati Uniti si conferma la roccaforte del vino e catalizza il 51% dei consumi americani.

Con un incremento del 19% in volume e del 14% in valore delle vendite nei primi nove mesi del 2024, quest’area sostiene la crescita globale del Brunello negli Usa (+5% a volume, contro una flessione mondiale dell’8%). Il boom si concentra tra i grossisti (+47% per i vini oltre i 50 dollari) e nei consumi negli hotel (+29%) e nei circoli privati (+16%), soprattutto negli stati della costa atlantica o in Florida e Texas. I numeri emergono dal focus “South” dell’Osservatorio Uiv su base SipSource.

“Il sud degli Usa – ha detto il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci – è sicuramente la zona a maggior concentrazione al mondo del nostro Brunello, un mercato fondamentale all’interno del top buyer globale americano. I numeri che vediamo nella Regione sono ottimi perché sorreggono anche le difficolta di altri areali e contribuiscono al saldo generale positivo nel mercato statunitense. Di questi tempi è un grande risultato”.

Parallelamente, il Consorzio celebra l’eccellenza internazionale con il premio Leccio d’Oro, che quest’anno ha visto il Tre Dita di Chicago primeggiare grazie a una carta vini dedicata alla Toscana, con quasi 70 etichette di Brunello. In Italia il riconoscimento è andato a villa Maiella di Guardiagrele, nel Chietino, mentre Garolafo wine di Avellino trionfa nella categoria enoteca Italia. Premiato anche il Wine watch di Fort Lauderdale per le enoteche estere. Resta infine in Toscana il premio speciale Rosso di Montalcino, assegnato all’Enoteca Pitti Gola e Cantina di Firenze.

A Benvenuto Brunello poi riflettori puntati sull’annata 2020 giudicata “accattivante, brillante, succulenta” e ormai pronta a entrare sul mercato nel 2025.  L’interpretazione rappresentativa dei vini della denominazione emerge da “Brunello Forma”. Da quest’anno, infatti, l’ente consortile del vino principe della Toscana mette in campo un innovativo modello di valutazione della personalità dei vini in base alle diverse vendemmie tarato specificamente sul Sangiovese di Montalcino.