In Valdichiana Senese l’intelligenza artificiale non è un gadget, ma una macchina poderosa fatta di strumenti che lavorano insieme come ingranaggi di un unico sistema: ascoltare il viaggiatore, comprenderlo e costruire per lui un’esperienza culturale su misura. È qui, nel territorio Capitale Toscana della Cultura 2025, che nasce il primo ecosistema turistico toscano completamente sostenuto da IA, capace di trasformare scelte simboliche in itinerari reali.
Il cuore del progetto Val.Smart, sviluppato dalla Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese, è un doppio strumento tecnologico. Da una parte c’è un Chatbot intelligente, ospitato su valdichianaliving.it, che conversa in modo naturale e raccoglie preferenze senza risultare invasivo. Dall’altra c’è il Cultural Experience Planner, un generatore di percorsi pensato per gli operatori: un software che prende le preferenze del visitatore e le traduce in itinerari culturali personalizzati attraverso la logica della “valigia perfetta”, dove ogni oggetto scelto – una macchina fotografica, un biglietto per un evento, un cavatappi – diventa un tag interpretativo.
Il quadro metodologico è stato definito dal professor Gualtiero Fantoni dell’Università di Pisa: tecnologia sì, ma sempre con il principio Human in the Loop, ovvero una supervisione costante dell’uomo che garantisce correttezza, etica e qualità del servizio. È un approccio che intercetta i nuovi trend: i viaggiatori vogliono personalizzazione, ma non si fidano di sistemi completamente automatizzati. Qui, l’IA non sostituisce l’ospitalità toscana, la amplifica.
Questa innovazione non serve solo a migliorare l’esperienza: serve a distribuire i flussi, portare i viaggiatori oltre i luoghi iconici e far emergere borghi meno conosciuti come Torrita di Siena, già protagonista dei primi test. Nei prossimi mesi la piattaforma entrerà nella fase cruciale: campagna digitale, monitoraggio, fine tuning dell’IA presentazione pubblica.