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Chianciano Terme, 213mila euro tornano nelle casse comunali: chiusa la controversia sulla pubblica illuminazione

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Più di 213mila euro rientrano nelle casse di Chianciano Terme dopo la chiusura di una controversia legata alla gestione della pubblica illuminazione. L’amministrazione ha infatti concluso il confronto con il concessionario del servizio, attivo dal 2019, ottenendo la restituzione di somme considerate non dovute a seguito di un errore nei calcoli economici del contratto.

La vicenda riguarda il contratto di concessione per la gestione degli impianti di illuminazione pubblica, che comprende la fornitura di energia elettrica, gli interventi di adeguamento normativo e le opere di efficientamento energetico. Nel corso di un’analisi approfondita, sia sotto il profilo giuridico sia economico-finanziario, il Comune ha rilevato un disequilibrio economico nel Piano economico finanziario alla base della gara del 2019.

In particolare, è emersa una errata applicazione dei coefficienti di calcolo legati ai costi dell’energia, che nel tempo ha prodotto un aggravio per le casse comunali. Dopo una serie di incontri con i vertici del concessionario, l’azienda ha riconosciuto lo squilibrio e si è impegnata a restituire al Comune 213.181,58 euro, in un’unica soluzione.

«Un lavoro attento e rigoroso da parte dell’amministrazione. Abbiamo tutelato gli interessi del Comune e dei cittadini, correggendo un disequilibrio che gravava sul bilancio pubblico dal 2019, in un periodo già complesso per i costi energetici», sottolinea la sindaca Grazia Torelli. «Questo accordo non solo ci permette di recuperare oltre duecentomila euro, ma introduce meccanismi più trasparenti e corretti per il futuro, garantendo una gestione più equilibrata e sostenibile del servizio di pubblica illuminazione».

L’intesa non si limita infatti al rimborso delle somme. L’accordo prevede anche un nuovo meccanismo di aggiornamento del canone, con l’impegno del concessionario ad adeguare annualmente, entro il primo semestre, i costi del servizio all’andamento reale dei prezzi dell’energia a livello nazionale, con il conseguente riallineamento delle fatture.

Un passaggio che, secondo il Comune termale, servirà a evitare nuovi squilibri economici e a garantire maggiore trasparenza nella gestione del servizio. Le risorse recuperate potranno ora essere destinate al miglioramento dei servizi per i cittadini, mentre l’amministrazione assicura che continuerà a vigilare sull’applicazione corretta delle condizioni contrattuali.