Tra i paesaggi menzionati da Sigerico di Canterbury e nel borgo che è la porta del Medioevo l’argomento affrontato dal ministro del turismo Daniela Santanchè non poteva non essere quello della via Francigena
“Credo di aver dimostrato come ministro di averci puntato tantissimo. Sabato partirò da Pietrasanta e la attraverserò fino a Lucca. Questo cammino – ha proseguito – deve avere più punti di ristoro, deve avere più ostelli, deve avere una cartellonistica più adeguata. Insomma ci stiamo lavorando, perché questo cammino, come altri, è un grande patrimonio da mettere a reddito”.
Grandi progetti dunque. E Santanchè non lo nega nemmeno: appena arrivata al Castello di Monteriggioni ammette, parlando con il Governatore Giani, che quella dei cammini è la sua grande passione.
Per il ministro quella del pomeriggio è stata una vera e propria tappa nel 1300. Insieme alle delegazioni dei rappresentanti dei paesi partecipanti al G7 turismo, Santanchè è stata accolta nel gioiello turrito da musici, armigeri, ballerine danzanti e popolani. Ma c’erano anche i castellani – tra loro l’ex sindaco Bruno Valentini – ed un figurante che impersonificava il sommo Poeta Dante Alighieri. Poi c’è stata la visita al complesso museale di Abbadia isola.
“Dobbiamo imparare a promuovere i borghi che sono eccellenze turistiche”, ha affermato Santanchè, che poi ha risposto sul perché non si sia recata a Siena, dove la giunta ha un colore politico come quello del Governo. Lei dice di di “non averci mai pensato. Questa è una terra ricca di storia che racchiude turismi molteplici”.
I rappresentanti internazionali sono scesi alla fermata di Castellina Scalo, località nel Comune del Senese, a bordo di un treno di FS Treni turistici italiani. E poi, accolti dal sindaco Andrea Frosini, dal prefetto di Siena Matilde Pirrera, dal presidente della provincia Agnese Carletti e da quello della Regione Eugenio Giani
“Avevo piacere che questo G7 facesse conoscere ai ministri una grande città come Firenze che attrae quindici milioni di turisti all’anno ma anche una realtà emblematica come Monteriggioni, che è la stessa da sette secoli”, ha detto Giani.
“La visita a Monteriggioni è un chiaro segno della volontà di preservare e promuovere un turismo che guarda al futuro senza dimenticare il passato, che rispetta i luoghi ed arricchisce culturalmente le persone – dice Frosini – . Per la nostra Amministrazione, inoltre, è anche un grande riconoscimento del lavoro svolto in questi ultimi anni nel settore culturale e turistico. Monteriggioni è un territorio che ospita ed apre le porte ed oggi è anche espressione di un modello di turismo sostenibile e di qualità, che significa prima di tutto proteggere e valorizzare l’autenticità di luoghi che custodiscono storie, cultura e saperi secolari”.
Marco Crimi