La nuova vita della Rocca Aldobrandesca: un investimento di 2 milioni per il Comune di Castiglione d’Orcia

Quasi 2 milioni di euro per riqualificare un tesoro di Siena e della Toscana: il 5 agosto, la Rocca Aldobrandesca di Castiglione d’Orcia avrà una nuova vita.Questa mattina in Provincia, infatti, il sindaco del Comune di Castiglione d’Orcia, Claudio Galletti, ha presentato quelli che sono stati i lavori, di restauro e di valorizzazione, della Rocca e della cinta muraria.

L’intervento, necessario anche per una questione di messa in sicurezza, ha fatto sì che durante i lavori, venissero rinvenuti oggetti pregiati, risalenti all’epoca medioevale.

“Per il Comune è stato un grandissimo sforzo – spiega il sindaco Claudio Galletti -, considerando che il nostro bilancio ammonta a quasi 5 milioni di euro. Non vediamo l’ora di arrivare al 5 agosto, per presentare questo nostro gioiello. La rocca, anche grazie alle recenti importanti opere di scavo e consolidamento, conserva tutt’ora visibili i tracciati murari che l’hanno caratterizzata sino alla metà del Cinquecento, sia nelle strutture del mastio, che nel sottostante perimetro murario del cassero senese, con i resti delle tre porte di accesso da valle, di cui quella verso nord-est integra nelle sue forme duecentesche e restaurata per consentire l’accesso di visita al complesso. Ben poco resta invece del Palazzo Riario: parte del muro esterno della rampa di accesso, tracce interne di muri divisori, una cisterna e poco altro.”.

La Rocca Aldobrandesca, da sempre è considerato un gioiello della Val d’Orcia e l’auspicio del sindaco è di poter far accrescere il numero dei visitatori, grazie anche a questo restauro. A seguito dell’intervento conservativo, il Comune di Castiglione d’Orcia ha sviluppato un piano di valorizzazione della rocca, organizzando un percorso di visita che collega direttamente il centro storico con l’antico cassero, come avveniva in epoca medievale.

“Naturalmente noi speriamo che questa azione possa essere d’aiuto – commenta Claudio Galletti –, anche perché un Comune piccolo come il nostro ha assoluto bisogno del turismo per poter andare avanti. Vorrei ricordare, inoltre, che la Val d’Orcia è un patrimonio dell’umanità e se non facciamo nulla, tra trent’anni si può rischiare di non avere più persone, sia abitanti sia visitatori”.

Pietro Federici