Poggibonsi, la proposta di Salvini (FI): “Rivedere le tariffe per gli oneri di urbanizzazione”

A Poggibonsi «occorre rivedere le politiche sugli oneri di urbanizzazione e adottare tariffe più eque e capaci di attrarre investimenti». È questo, in sintesi, l’obiettivo indicato dal consigliere comunale di Forza Italia Paolo Salvini, che richiama la necessità di una linea amministrativa in grado di «stimolare il settore edilizio, favorire la ripresa economica e rimettere in moto un circolo virtuoso per tutto il territorio».

Secondo Salvini, il quadro attuale non risponderebbe più ai bisogni né delle imprese né dei cittadini: «Mantenere invariati questi costi, senza alcuna revisione o incentivo, significa frenare ogni tentativo di rilancio, scoraggiare l’interesse verso interventi edili e compromettere il recupero di immobili e aree urbanizzate». Da qui la richiesta di una riflessione politica che, secondo il consigliere, possa «contribuire a ridare slancio a Poggibonsi, garantendo un domani più prospero per tutti i cittadini e per le imprese del territorio».

Salvini ricorda che «negli ultimi anni, il Comune di Poggibonsi ha mantenuto invariati gli oneri di urbanizzazione dal 2000», sostenendo che «tali tariffe non sono state modificate nel corso di oltre due decenni, rimanendo tra le più alte della provincia anche rispetto a comuni dove la rendita catastale è molto più alta». Una situazione che, a suo giudizio, non sarebbe più sostenibile alla luce dei «profondi mutamenti economici e sociali che hanno interessato il Paese e, nello specifico, il settore dell’edilizia».

Il consigliere segnala che questa scelta, solo apparentemente prudenziale, avrebbe effetti negativi: «A prima vista, mantenere stabile la quota degli oneri potrebbe sembrare un modo per garantire continuità e stabilità alle casse comunali. Tuttavia, questa scelta si rivela del tutto miope e controproducente in un contesto in cui l’economia ha attraversato una crisi lunga e profonda, che ha ridotto drasticamente gli investimenti e frenato il rilancio del comparto edilizio».

Per Salvini, le tariffe fissate vent’anni fa rappresentano oggi «un fardello e un ostacolo insormontabile per i privati e le imprese che desiderano investire nel territorio, specialmente per le ristrutturazioni edilizie, che rappresentano spesso la prima occasione di ripresa e di rivitalizzazione urbana».

Da qui la decisione di presentare, insieme a Fratelli d’Italia e Vivi Poggibonsi, due proposte correttive: «Ho presentato due emendamenti, condivisi anche con FDI e Vivi Poggibonsi, di buon senso che avrebbero potuto ridurre sensibilmente le tariffe degli oneri di urbanizzazione, focalizzandosi esclusivamente sulle ristrutturazioni edilizie». Emendamenti che avevano come obiettivo «incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare, stimolare l’edilizia e favorire una ripresa graduale del settore, senza incidere sulle casse comunali».

Il consigliere ribadisce che tali misure, secondo lui, avrebbero potuto «creare un circolo virtuoso: meno oneri per i privati, più investimenti nel territorio, più impieghi e, in definitiva, un impulso all’economia locale».

Salvini critica poi la posizione della giunta: «L’amministrazione di Poggibonsi, purtroppo, si è dimostrata restia ad aprire a queste proposte di buon senso». Una scelta che, a suo avviso, sarebbe conseguenza dell’impostazione generale della maggioranza: «La tendenza radicata nel suo dna appare ormai chiara: più che favorire la proprietà privata e le opportunità di investimento, l’indirizzo pubblico si è concentrato esclusivamente sull’investimento sociale e sulla gestione di welfare e servizi».

Il rischio, secondo Salvini, è quello di non considerare che «il motore di una comunità solida e in crescita parte anche dalle attività private e dagli investimenti edilizi». Per questo giudica necessario «che l’amministrazione riconsideri le proprie politiche di incentivazione, adottando strumenti e tariffe più eque e stimolanti».

Il consigliere conclude auspicando un cambio di passo: «Solo così si potrà contribuire a ridare slancio a Poggibonsi, garantendo un domani più prospero per tutti i cittadini e per le imprese del territorio».