“Senza pecore scordatevi le biancane a Leonina. Già ora i paesaggi non sono quelli di quaranta anni fa”, interviene così Franco Carta, titolare dell’omonima azienda agricola che si trova a Vescona e associato Coldiretti Siena, mentre parla di quanto sta accadendo, con le aggressioni dei lupi ai pascoli.
L’allevatore è tornato sull’argomento dopo che è diventato virale un video dove un lupo circola liberamente in prossimità della zona dei Tufi, a pochi passi dal centro. Carta parla di una situazione “insostenibile” e ricorda i numerosi attacchi subiti durante l’anno. “Dalla politica arrivano tanti annunci ma tali restano – ha proseguito – . Se si continua a proteggere quest’animale continuiamo a proteggere quello che a scuola è più forte e picchia tutti”.
Il problema, per il pastore, “è che i lupi si vedono continuamente. Ma ormai non sono più in gruppi di due, ma di sei o sette” per cui “diventa sempre più difficile”. L’allevatore poi ricorda l’ultima aggressione: “Avevo mandato le pecore fuori per sistemare la stalla e preparare la mangiatoia. A un certo punto hanno iniziato le pecore a belare disperate. Sono uscito e purtroppo una l’hanno portata via. È così che succede ormai”.
E prosegue: “A novembre, un mio dipendente si è trovato di fronte a due lupi. I cani li hanno cacciati, ma poi sono arrivati altri tre. Quella volta siamo riusciti a salvarle, ma alcune pecore si sono spaventate, sono cadute in un canalone. Quattro sono morte”.
Secondo lei, quali misure immediate si potrebbero adottare? “È un problema che richiederà decenni per essere risolto, perché ci sono voluti decenni per crearlo. Non saprei cosa suggerire di concreto. È una situazione disarmante. Ormai i lupi non temono più nemmeno l’uomo”, ha concluso.
MC