Un viaggio, alla scoperta delle bellezze e delle eccellenze del territorio: è ciò che si prova, visitando “Chianti Origo”, il nuovo polo della cultura presentato a Gaiole in Chanti. Un percorso che parte da Casa Eroica (inaugurata nel 2023), per poi far tappa nell’area “Terre di Gaiole”, dove si può scoprire la storia del Chianti Classico e delle oltre trenta aziende vinicole, che ancora oggi contribuiscono alla ricchezza del territorio. L’arte, invece, si trova all’interno della “Galleria Olmastroni”, dove sono allestiti i quadri del pittore da cui prende nome la galleria. Proseguendo, si arriva al “Museo alle origini del Chianti”: un viaggio tra i reperti dell’era etrusca, riportati alla luce grazie ai 50 anni di ricerche della Florida State University a Cetamura, ma anche grazie agli scavi avvenuti nel secolo scorso e offerti al pubblico da privati e istituzioni, dietro il sapiente coordinamento della soprintendenza. In ultimo, sarà possibile rivivere e scoprire l’antica “Ciclofficina Berruti”, considerato l’Eroico Numero 1 della storia.
“L’identità è un collante della comunità, che mette insieme energie e idee e trova le sue radici nella storia che andiamo a raccontare – commenta Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti -. Quello che abbiamo voluto realizzare è un vero e proprio hub culturale e del turismo, una porta di accesso privilegiata alle varie anime del territorio. Il nome “Chianti Origo” sottolinea il luogo di origine del Chianti, ma rimanda anche alla parola originalità, che ha la stessa radice. Gaiole è infatti una terra capace di generare progetti originali, unici nel loro genere, come la Formula del Chianti del Barone Bettino Ricasoli del 1872 o L’Eroica, che ci ha permesso di esportare nel mondo un nuovo concetto di turismo”.
L’allestimento, è stato progettato e realizzato dall’architetto Piero Castri di Opera Laboratori, ed è la fedele traduzione delle linee guida ricevute dal Comune di Gaiole in Chianti e riflette le più avanzate soluzioni museografiche attraverso l’utilizzo di strumenti di interazione. Per una comunicazione inclusiva e accessibile impiega diversi registri, dal pannello didascalico tradizionale al cartoon.
“Contribuire a far nascere “Chianti Origo”, grazie ai nostri bravissimi tecnici – spiega Stefano Di Bello di Opera Laboratori – rispecchia pienamente la visione del gruppo, da sempre finalizzata a valorizzare il patrimonio culturale, affiancando con il nostro lavoro le istituzioni dei territori. È stato costruito un grande tesoro culturale, che mette insieme passato e futuro con una linearità unica”.
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