Alcune delle dieci pale eoliche che sarebbero installate se andasse in porto il progetto dell’impianto nelle Crete “sarebbero addirittura visibili dal centro storico di Siena che si ricorda, è patrimonio Unesco”.
Lo scrive in una nota il partito locale di Fratelli d’Italia che evidenzia come quello del parco eolico sia un progetto “lacunoso e devastante a livello paesaggistico – come peraltro recentemente ribadito dal vicesindaco di Siena Michele Capitani – e quindi va respinto e contrastato senza dubbio alcuno. Purtroppo, trattandosi di un impianto di potenza superiore al trenta Megawatt picco, il Ministero era obbligato ad avviare le procedure di valutazione previste per legge ma confidiamo nel rigetto integrale del progetto”, si legge.
I membri del partito di Giorgia Meloni hanno preso parte ad Asciano all’incontro promosso dal comitato “Difendiamo le Crete senesi” insieme al sindaco di Asciano Fabrizio Nucci. Hanno partecipato al dibattito l’onorevole Francesco Michelotti, deputato di Fdi ed il consigliere provinciale Gianfranco Maccarone. Presenti anche il sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, il responsabile provinciale del dipartimento Agricoltura di Fdi, Eros Trabalzini ed il coordinatore comunale di Asciano, Cristian Bernini.
”Durante l’incontro, molto partecipato a testimonianza di quanto sia importante e sentito l’argomento, abbiamo ribadito che dieci pale eoliche alte quasi duecento metri, con potenza complessiva di ben settantadue Megawatt picco, installate del cuore di un paesaggio unico al mondo, rappresentano un progetto sbagliato, pericoloso e nocivo per il territorio – dice il partito-. La strada per la transizione ecologica è ben altra. Certamente le follie ideologiche green della sinistra del passato hanno determinato l’indirizzo di parecchi milioni di euro per gli investimenti sulle energie rinnovabili per il nostro Paese. Noi siamo favorevoli alle energie rinnovabili ma non quando minano la bellezza e l’identità del nostro territorio; anche perché il progetto del proponente comporterebbe enormi sbancamenti in un’area notoriamente collinare. Siamo convintamente al fianco del comitato del No – conclude la nota – perché difendere le Crete Senesi significa difendere la storia, l’economia e la cultura di una intera comunità”.