Con oltre 195mila presenze turistiche, di cui 117.mila stranieri, Poggibonsi chiude il 2023 con un più 22% rispetto al 2021. Rispetto al 2014 registra un più 71% sulle presenze e un più 90% sul fronte arrivi. Questo emerge dall’osservatorio sui flussi turistici. “Un dato positivo con cui abbiamo superato le presenze e gli arrivi del 2019 – dice l’assessore al turismo, Fabio Carrozzino -. Dal 2015 abbiamo assistito ad un trend di crescita costante che si è arrestato nel 2020 con la pandemia. Già nel 2021 siamo tornati a crescere in maniera importante e nel 2022 abbiamo registrato i dati più alti mai riscontrati”.
Per quanto riguarda gli arrivi siamo passati da 57.287 a 76.272 con una variazione in termini assoluti di 18.985 e in termini percentuali del 33,14%. Per quanto riguarda le presenze siamo passati da 160.164 a 195.459 con un più 35.295 in termini assoluti e un +22,04 in termini percentuali. Sono in crescita sia i turisti italiani che stranieri, con un balzo più importante di questi ultimi. Gli arrivi degli italiani passano da 32.379 a 37.384 (+5.005 e +15,46%) mentre le presenze salgono da 68.833 a 78.475 (+ 9.642 e 14,01%). Gli stranieri passano da 24.908 a 38.888 arrivi (+13.980 e + 56,13%) e da 91.331 a 116.984 presenze (+25.653 e + 28,09%). Sono le strutture alberghiere a registrare una crescita più importante con un +42% sugli arrivi e un +34% sulle presenze.
Confrontando i dati del 2023 con quelli del 2014 emerge una crescita di oltre 80mila presenze, di cui oltre la metà stranieri, con un incremento percentuale di quasi il 72%. Positivo anche il saldo sugli arrivi con un segno più di oltre 34mila e un incremento percentuale di quasi l’80%.
“Sono risultati incoraggianti per Poggibonsi, collocata in una posizione baricentrica ma tradizionalmente legata a mondi diversi da quello turistico – dice Carrozzino -. In questi anni abbiamo avviato un percorso di valorizzazione prima di tutto attraverso gli investimenti realizzati in Fortezza e nei luoghi di vita e di commercio. Centrale è stata l’operazione Archeodromo, cuore della progettualità sulla collina di Poggio Imperiale, che sarà completato grazie ai finanziamenti europei di ABCura. C’è un importante lavoro che prosegue per la valorizzazione dei percorsi storici, abbiamo attivato la promozione di area attraverso l’Ambito Territoriale, rafforzato un lavoro di rete importante con tutte le associazioni per definire percorsi, progetti e iniziative di qualità. C’è ancora tanto da fare – chiude – nell’ambito di un percorso avviato fatto di investimenti, impegno, qualità della proposta, capacità di fare rete e di innovare. Un percorso che ha contributo a cogliere un obiettivo importante, frutto di fattori diversi e del lavoro di tanti, e su cui occorre andare avanti”.