Voci del territorio

Rapolano Terme, petizione del comune per dire no al fotovoltaico nei piani di Fonteluco

Sì al fotovoltaico ma no alla collocazione di pannelli fotovoltaici su sei ettari di terreno nei piani di Fonteluco, a Serre di Rapolano. È questa la posizione netta del comune di Rapolano Terme, fortemente contrario a un progetto che provocherebbe un impatto visivo e paesaggistico insostenibile a ridosso del centro storico di Serre di Rapolano e dell’Antica Grancia, beni tutelati dal Codice dei beni culturali. Con questo obiettivo, è stata avviata una petizione per chiedere ai proprietari dei terreni interessati e ai soggetti proponenti di ritirare il progetto e di confrontarsi con l’amministrazione comunale per individuare altre zone idonee alla necessaria e giusta produzione di energia da fonti rinnovabili. Con la raccolta firme, inoltre, il comune si impegna a perseguire ogni via amministrativa, legale, politica e di civile partecipazione popolare per impedire la realizzazione del progetto e promuove l’organizzazione di un incontro pubblico con i proponenti del progetto e la Regione Toscana affinché la nuova legge regionale in materia di individuazione delle aree per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sia definita in maniera tale da tutelare pienamente i beni paesaggistici e culturali.

“L’intervento – afferma il sindaco di Rapolano Terme, Alessandro Starnini – prevede la copertura di sei ettari di terreno con pannelli fotovoltaici che arriverebbero a pochi metri dalle abitazioni nei piani di Fonteluco, vicino all’antica Fonte e al percorso della via Lauretana che tocca Serre di Rapolano. L’amministrazione comunale non può accettare un simile impatto visivo che danneggerebbe la bellezza paesaggistica della zona”. “L’amministrazione comunale di Rapolano Terme – aggiunge Starnini – crede molto nella produzione energetica da fonti rinnovabili e contribuisce già con numerose iniziative attente alle risorse ambientali. Guardiamo al futuro e siamo pienamente favorevoli all’energia fotovoltaica, purché questa venga prodotta nei luoghi più adatti, che inseriremo negli strumenti urbanistici a partire dalle prossime settimane anticipando, se necessario, la legge regionale e collaborando con la Regione stessa per tutelare la comunità e il paesaggio, eccellenza e attrattiva per il nostro territorio”.

“Contrasteremo il progetto con ogni strumento consentito – conclude Starnini – perché siamo molto a favore del fotovoltaico, ma altrettanto contrari alla sua realizzazione nel posto sbagliato. Invitiamo i cittadini a firmare la petizione e i soggetti proponenti a ritirare il progetto, cogliendo l’occasione di interloquire con il Comune per costruire soluzioni sostenibili e avanzate”.

emanuele giorgi

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