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San Gimignano, stop ai farmaci israeliani: il Comune aderisce al boicottaggio

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La farmacia comunale di San Gimignano “si impegnerà a sostituire, laddove possibile, i prodotti farmaceutici realizzati da aziende israeliane” ritenute “coinvolte nel conflitto in corso in Palestina”. Ad annunciarlo è il Comune della città delle torri, che comunica di aver aderito alla campagna di boicottaggio.

La decisione, spiega l’amministrazione, “nasce in risposta all’appello promosso dal Forum per la Pace della Val d’Elsa, nell’ambito di una strategia di pressione economica non violenta volta a incidere sui comportamenti delle imprese e, indirettamente, sui governi da esse sostenuti, attraverso il riorientamento delle scelte di consumo”.

Nel sostituire i farmaci, precisa il Comune, la farmacia proporrà “equivalenti di altre marche, mantenendo invariata la qualità del servizio e la disponibilità dei medicinali per i cittadini”.

“Il provvedimento intende anche richiamare l’attenzione sulla grave emergenza umanitaria che colpisce la popolazione civile di Gaza – si legge ancora –, privata di beni essenziali come farmaci, acqua e cibo. Con questo atto l’amministrazione ribadisce il proprio sostegno a forme di cooperazione pacifica e l’impegno a promuovere azioni coerenti con i principi di responsabilità sociale e solidarietà internazionale”.