“Tenuti dieci ore fuori casa. Mai più il rally del Brunello nella strada di Radi”: lettera di protesta dei cittadini

“Vi preghiamo di dare diffusione alla notizia per scongiurare, in futuro, l’organizzazione di eventi simili nella nostra zona”. È l’appello con cui un gruppo di cittadini di Radi e dintorni, nel comune di Monteroni d’Arbia, ha concluso la lettera inviata per segnalare alcuni problemi da loro registrati durante lo svolgimento del rally del Brunello, che si è svolto ieri.

I residenti spiegano che la manifestazione automobilistica ha comportato la chiusura della strada fra Radi e Vescovado per tutta la giornata. “La strada doveva riaprire dalle 14.15 alle 15”, e poi “definitivamente alle 18.40”, spiegano . Secondo il racconto dei cittadini, però, “questi orari non sono stati minimamente rispettati”.

“Alle 20.15 eravamo ancora impossibilitati a raggiungere le nostre abitazioni”, hanno scritto, definendo la situazione “grave e priva di rispetto per i residenti”, trattenuti “per 10 ore e forse più” fuori dalle case.

Nella lettera si segnala anche la contrarietà espressa nei giorni scorsi dalla Fattoria di Radi, che si affaccia sul percorso della gara e che aveva espresso, si rende noto, “disaccordo sulla scelta di effettuare questa manifestazione” sulle “strade bianche”.

Strade che, ricordano i cittadini, “sono diventate famose non solo per la bellezza del paesaggio, ma per le manifestazioni sportive ben più lente e rispettose che vi vengono organizzate di solito, come l’Eroica e le Strade Bianche”. La preoccupazione riguarda anche il borgo storico abitato, dove, scrivono, eventi veloci come il rally “mettono a rischio i fabbricati storici” e “creano pericolo e fastidio per chi abita in centro e nei dintorni, con rumori assordanti dalla mattina alla sera”.