Ancora uno sciopero in vista per Tiemme. Un estate che per il trasporto pubblico di Tiemme sembra davvero bollente , infatti in data 23\07\19 si sono trovati difronte al Prefetto, Ugl e Tiemme ,per discutere su alcuni punti critici che tramite le segnalazioni del personale viaggiante e degli utenti, sono arrivate al segretario generale Ugl Toscana Giuseppe Dominici. L’Ugl vista la presa di posizione dell’azienda presente all’assise, la quale ha negato in toto le problematiche in oggetto, ovvero la disuguaglianza di trattamento del personale e i problemi sulla sicurezza, ha deciso quindi di aprire uno stato di raffreddamento, “che porterà a proclamare uno sciopero nei prossimi giorni”. “In particolare – afferma Dominici – il personale viaggiante lamenta un bizzarro e autoritario trattamento del personale. Alcuni dipendenti sono gravati da turni di 14 ore per effettuare il proprio turno lavorativo ed altri dopo 6 ore possono tornare dalle proprie famiglie, alcuni hanno tutti i festivi (domeniche incluse) di riposo, altri fanno una domenica di riposo in tutta l’estate , ovviamente tutto questo è stato fatto senza un confronto con le sigle sindacali, almeno con la scrivente, ma in modo del tutto univoco , come se volessero di fatto “sfidare” i dipendenti . Gli utenti, invece lamentano dei continui ed eccessivi ritardi delle corse, che a nostro avviso, è dovuto alla compilazione arbitraria dei turni che non tiene conto degli eventuali ritardi delle corse precedenti”. Dominici osserva “che con la gestione attuale che riguarda il personale ed i mezzi si stanno solo utilizzando male e sprecando soldi e risorse pubbliche”. Da quando è partita con la fine delle scuole la linea Mare che da Siena e Arezzo collega la costa Maremmana fino a Riva del Sole è perennemente in sofferenza sia per i mezzi che spesso subiscono guasti, complici anche le riparazioni ormai per una buona parte esternalizzate , che per le percorrenze che non tengono conto del traffico estivo e che portano autisti e passeggeri a viaggiare con notevoli ritardi, soprattutto su quelle linee che in estate sostituiscono la corsa Grosseto – Siena e che partendo da Castiglione della Pescaia costringe i passeggeri ad attendere mediamente 15/20 minuti l’autobus sotto il sol leone. L’Azienda comunica che la malattia del personale viaggiante è aumentata vertiginosamente dell’83% dato che a nostro avviso – incalza il sindacalista – dovrebbe far riflettere sullo stress psicofisico a cui sono sottoposti gli autisti. Ci interessa sottolineare che anche per il personale dell’officina, l’azienda, ha iniziato da tempo un processo di esternalizzazione dei lavori riducendo drasticamente i lavoratori e dando i lavori ad aziende esterne, con il risultato di mezzi che non sono mai al 100% di efficienza. Per questo la nostra sigla sindacale non esclude la possibilità di coinvolgere la motorizzazione civile per delle revisioni a campione, come avviene già per gli autocarri, per stimolare la Tiemme spa a mantenere un’efficienza dei mezzi al 100%”. Da segnalare, per Dominici, “le continue aggressioni verbali subite dai verificatori e dagli autisti durante il loro lavoro”. “Vogliamo suggerire alla Regione Toscana – spiega Ugl – di effettuare un sondaggio dei passeggeri aprendo un link dove sia possibile dare un giudizio sulla qualità del servizio dei trasporti pubblici, in virtù dell’aumento del prezzo dei biglietti o abbonamenti. Serve un sondaggio su tutti i dipendenti della One Scarl al fine di valutare l’effettiva “aria” che si respira all’interno delle singole aziende. Un altro punto su qui Ugl punta il dito sono i tempi di percorrenza ormai da anni rimasti invariati senza considerare gli aumenti del traffico nelle varie città. “Un esempio – secondo Dominici – l’uscita da Firenze Santa Maria Novella fino al casello autostradale di Firenze Impruneta dove sono previsti solo otto minuti di percorrenza: nemmeno Valentino Rossi con la sua moto ne sarebbe capace, questo porta conseguentemente a effettuare le corse in ritardo e quindi coincidenze in ritardo e un susseguirsi di disservizi per l’utente che alla fine sfoga la sua frustrazione nell’autista di turno. “Poi le manovre non assistite – attacca ancora Dominici – vale a dire quelle effettuate senza l’ausilio della retrocamera, previste in molti turni , e ubicate spesso in zone non idonee e pericolose, dove il rischio è a totale carico dell’autista”