Sono Pietro Marzotti e Sabrina Bertelli i giovani avvocati che questa mattina sono stati premiati con la prestigiosa “Toga d’argento”. I due, infatti, hanno ricevuto questo riconoscimento dopo aver superato l’abilitazione alla professione di avvocato nelle sessioni di esame 2021 e 2022 alla Corte di appello di Firenze. Un riconoscimento importante, come ha spiegato anche l’avvocato Antonio Ciacci, presidente dell’Ordine degli avvocati di Siena, e che è arrivato in una mattinata significativa per tutto l’Ordine. Ai colleghi anziani, infatti, è stata contestualmente donata la medaglia d’oro per aver compiuto quarant’anni di professione. Gli insigniti sono: Fernando Brogi, Pietro Dinoi, Giuseppe Greco, Roberto Guerrini, Francesco Izzo, Alessandro Lepri, Nicola Pezone e Fabio Pisillo.
“È una bella occasione per ritrovarsi e premiare quei colleghi che per quarant’anni hanno onorato questa professione – ha spiegato Ciacci, presidente dell’Ordine degli Avvocati –. In più, daremo le Toghe d’Argento ai due giovani avvocati che hanno conseguito votazioni altissime, manifestando una qualità che speriamo sappiano utilizzare nel corso di tutta la carriera. Con questa piccola cerimonia, che teniamo in un’aula giudiziaria, vogliamo ricordare una volta di più l’importanza che ha l’avvocato nel sistema giudiziario italiano. Le persone qui presenti, con le loro carriere, hanno dimostrato che si può fare bene l’avvocato, assistendo i clienti e aiutando le persone”.
“Il ruolo dell’avvocato è cambiato moltissimo negli ultimi anni, specialmente con l’arrivo della digitalizzazione – ha poi aggiunto l’avvocato Ciacci –. Ci saranno ancora cambiamenti futuri da affrontare, anche in relazione all’avvento dell’intelligenza artificiale, ma in assoluto i mezzi a nostra disposizione sono cambiati moltissimo. Cambia il mondo, cambia il contesto in cui lavoriamo, ma l’avvocato deve custodire con attenzione i propri valori e il proprio ruolo, che è quello di aiutare le persone”. “L’opinione pubblica, forse, ci ha sempre visti come l’Azzeccagarbugli di manzoniana memoria o, come diceva Trilussa, come qualcuno che, mentre finge di fare i fatti tuoi, si accomoda i suoi. Tutto ciò è una leggenda. Certamente abbiamo delle criticità al nostro interno, come tutti gli ordini professionali, ma il nostro ruolo rimane importante. Degli avvocati, è facile dirne male, ma è impossibile farne a meno”, conclude Antonio Ciacci.
Emanuele Giorgi
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