Come riporta Montalcino News il vino italiano “campione dell’anno” secondo James Suckling è il Brunello di Montalcino 2016 di Livio Sassetti, già al terzo posto nella classifica dei migliori 100 vini al mondo firmata dal critico enoico americano. Un vino che “rappresenta una qualità straordinaria, 100 punti, ad un prezzo super ragionevole di 80 dollari a bottiglia”, scrive Suckling, che stila una Top 100 tricolore in cui, a dominare la classifica è il Brunello di Montalcino. Sul podio troviamo infatti il Brunello di Montalcino 2016 di Castiglion del Bosco e il Brunello di Montalcino 2016 di Giodo, mentre entrano nella top 10 anche il Brunello di Montalcino Franci Riserva 2015 di Tassi (n. 4), il Brunello di Montalcino PS Riserva 2015 di Siro Pacenti (n. 5), il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (n. 6) e il Brunello di Montalcino Cerretalto 2015 di Casanova di Neri (n. 9). In totale sono addirittura 37 i Brunello in lista, pronti a debuttare nel mercato globale a gennaio 2021.
“Per noi è una bellissima soddisfazione – spiega Sabina La Brusco, proprietaria dell’azienda Livio Sassetti insieme al marito Lorenzo Sassetti – ogni volta che c’è interesse da parte di critici così importanti ne giova tutta la denominazione. Il Brunello in generale sta ricevendo tanti riconoscimenti, segno che stiamo tutti lavorando nella giusta direzione, con professionalità e massima attenzione alla qualità. Il 2020 è stato un anno difficile, chiuderlo con questo premio ci fa guardare con più ottimismo al futuro”.
“Sapete che io amo il Brunello di Montalcino – scrive James Suckling – ho scoperto questa denominazione dagli anni Ottanta e visitai Montalcino per la prima volta nel 1983. Sono sempre stato affascinato dai suoi vini, dal suo territorio e dalle sue persone. Ecco perché posso dire, a cuore aperto, che la 2015 è la migliore annata di sempre e che la 2016 ci va molto vicino. Vedremo quale annata si rivelerà più fortunata, ma io scommetto sulla 2015”. Suckling ha concluso le degustazioni nel suo ufficio di Hong Kong e ha recensito quasi 4.000 vini italiani, il 20% dei 20.000 vini giudicati da lui e dal suo staff nel 2020.
“È l’ennesima dimostrazione della qualità e del lavoro dei produttori di Montalcino – sottolinea Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino – se il Brunello di Montalcino 2015 è stato il nostro miglior antidoto contro il Covid nel 2020, la Riserva 2015 e l’annata 2016, osannata dalla critica e attesa a gran voce dai mercati internazionali, lo saranno nel 2021”.