Torna in Italia sotto falso nome e viene rintracciato dalla polizia a Siena, espulso un trafficante di droga

La polizia ha rintracciato e rimpatriato un cittadino albanese, pregiudicato per traffico di stupefacenti, già espulso dal territorio nazionale. Durante alcuni servizi fatti davanti alla stazione le volanti avevano notato presenze sospette.

E così hanno controllato un gruppo di tre cittadini albanesi. L’attenzione si è rivolta nei confronti di un 33enne che aveva con sé una carta d’identità albanese.  Il documento però non era valido per l’identificazione e per il soggiorno in Italia e l’uomo destava ulteriori sospetti. Ecco quindi che è stato condotto negli uffici della Questura per le complete operazioni di identificazione della polizia scientifica. Dalla comparazione delle sue impronte con il sistema Afis è emersa la sua storia.

L’uomo, un pericoloso trafficante di droga, a suo tempo gravitante proprio in Toscana, era stato già espulso dall’Italia nel 2016 con divieto di reingresso, dopo una condanna per stupefacenti da Lucca. Si era, quindi, trasferito in Svizzera dove, con identica indole criminale, aveva subito una condanna per stupefacenti ed una nuova espulsione.

L’anno scorso aveva già cercato, dopo l’allontanamento dalla Svizzera, di rientrare in Italia, ma in quell’occasione era stato respinto alla frontiera.

A dicembre scorso, però, era riuscito a ritornarci clandestinamente, utilizzando un altro nominativo, quello inserito nel documento esibito dagli agenti che al termine dei riscontri, come detto, è risultato essere stato legittimante rilasciato dallo stato Albanese, dopo la procedura di cambio di generalità.

Avuta contezza di ciò, gli agenti dell’Ufficio immigrazione, lo hanno munito di un decreto di espulsione con allontanamento immediato dal territorio nazionale. Al primo aereo disponibile è stato quindi accompagnato dai poliziotti all’aeroporto di Bologna, ove è stato imbarcato su di un volo diretto in Albania.