Torneo Dudo Casini: il Nicchio si impone per 3-1 al Franchi sul Bruco

I ragazzi della Pania (contrada del Nicchio) hanno vinto la ventunesima edizione del torneo calcistico delle contrade “Dudo Casini”, organizzato dalla polisportiva Trieste. La finale, giocata ieri allo Stadio Artemio Franchi, ha visto imporsi il Nicchio per 3-1 sul Barbicone (contrada del Bruco). Come ogni anno, il riscontro è stato evidentemente positivo, con la tribuna coperta dello stadio colma di persone.

A sbloccare la partita, è stato il Nicchio nel primo tempo, con Del Toro, che ha sfruttato al meglio la respinta del portiere Florindi. Neanche il tempo di festeggiare per la Pania, che il Bruco ha reagito immediatamente, conquistando un calcio di punizione, realizzato poi da Vigni con un bellissimo colpo radente.

Spesso si dice che giocare per la propria contrada, è come giocare con la maglia della Nazionale, per questo l’emozione può giocare brutti scherzi: è stato il caso del Barbicone, che proprio nei minuti di recupero ha subito la rete, mandando nuovamente in vantaggio la Pania, grazie alla zampata su calcio d’angolo di Barbucci. A mettere in ghiaccio la partita poi, ci ha pensato Cenni, che in contropiede ha firmato la rete del 3-1.

Dunque, il torneo “Dudo Casini”, non ha tradito le aspettative, con i senesi che hanno risposto presenti, per un evento che, in fondo, è l’occasione per riunire vecchi amici e per vivere sane serate di sport.

Oltre alla premiazione della contrada vincitrice, la polisportiva Trieste ha premiato Andrea Bongini (Nicchio) come miglior giocatore della finale, e Guglielmo Mignani, come miglior marcatore della competizione.

“Fa piacere vedere tanti senesi allo stadio per sostenere i ragazzi della propria contrada – commenta Leonardo Quattrini, presidente della polisportiva Trieste -. Per noi questo torneo è veramente importante, perché aiuta a rafforzare i rapporti tra i contradaioli, e soprattutto è un omaggio ad un grande senese come Dudo Casini, ocaiolo storico e grande appassionato di sport e di calcio. Siamo molto felici, quindi del risultato e della risposta delle persone”.

Pietro Federici