La domenica appena trascorsa è stata la seconda di riapertura dopo la fine della cosiddetta zona rossa e il passaggio in zona arancione per la Toscana. Nei giorni scorsi si era vociferato anche di un passaggio in zona gialla, anche se la paura è che la Toscana rimanga nella fascia attuale fino al 20 dicembre e ritorni subito in zona rossa dopo, nel caso fosse programmato un lockdown nazionale, è al vaglio in questi giorni la proposta di chiusura totale nei giorni festivi e prefestivi: una simile decisione potrebbe avere ripercussioni imponenti sulla categoria dei commercianti, tra le più colpite dalle misure restrittive.
Per ora la scelta del Cts ha inevitabilmente generato sentimenti contrastanti nella popolazione. Lucrezia Fattorini, titolare di Lab-6, ammette “non voglio improvvisarmi in ruoli che non mi competono, io parlo da commerciante, però secondo me la situazione poteva essere gestita meglio”. Paolo Brogi, dipendente di Bianchi cornici, sottolinea a sua volta che “stando ai dati di Siena potevamo tranquillamente essere in zona gialla, ma il pericolo di una nuova ondata nazionale onestamente mi spaventa”.
Un tema che risulta molto caro ai commercianti è anche quello degli aiuti statali. La signora Cardinali, proprietaria dell’omonimo negozio dice che “gli aiuti ci sono stati e hanno avuto il loro senso, purtroppo le spese sono davvero tante; l’aiuto fondamentale sarebbe lasciare i negozi aperti. Il covid non si trova dentro i negozi, dove entrano massimo 2 o 3 persone alla volta, ma dove ci sono assembramenti reali”. Più duro il parere di Fabio Neri, titolare di ceramiche Santa Caterina, che dice: “Gli aiuti sono stati del tutto insufficienti per attività come la nostra dove la prevalenza è turistica; per noi questi piccoli aiuti sono stati del tutto inutili”.
In un periodo così duro c’è stato spazio anche per la solidarietà tra cittadini, Fabrizio Filoni, proprietario di Cose senza tempo, ci racconta la sua esperienza: “ci tengo davvero a ringraziare la mia proprietaria che da giugno fino a dicembre compreso ha dimezzato il canone di affitto mensile”.
Emanuele Giorgi
di seguito le interviste complete