La regione Toscana e l’Istituto superiore di sanità hanno firmato l’accordo per la realizzazione del progetto esecutivo “Network Toscano per il riconoscimento, la diagnosi e l’intervento precoce dei disturbi dello spettro autistico”, il cosiddetto Net-Aut.
L’obiettivo generale del progetto è l’istituzione di una rete di coordinamento territoriale tra le unità operative di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza delle aziende sanitarie, il centro pivot della Irccs fondazione stella maris, i pediatri di famiglia, i servizi educativi per la prima infanzia e le unità di neonatologia, finalizzata ad anticipare la diagnosi e l’intervento attraverso la sorveglianza della popolazione generale e ad alto rischio insieme a programmi di formazione specifici per il riconoscimento, la valutazione e l’intervento precoce. Le risorse, assegnate alla regione Toscana, ammontano a oltre 253mila euro e saranno ripartite tra le Aziende sanitarie territoriali: l’Asl centro svolgerà la funzione di coordinamento delle attività per conto della regione Toscana. Il progetto Net-Aut sarà portato a termine nel 2022.
È l’assessore alla sanità della Regione, Simone Bezzini, a spiegare: “Il progetto, frutto dell’accordo con l’Istituto superiore di sanità ci consente di continuare a investire concretamente nell’ambito dell’autismo a sostegno di una diagnosi precoce del disturbo e delle buone pratiche terapeutiche ed educative da mettere in atto con interventi mirati”. L’accordo prevede attività di supporto al ministero della salute per la promozione di progetti di ricerca in questo ambito coordinati dalle regioni, e scaturisce dall’accordo di collaborazione tra il ministero della salute e l’Istituto superiore di sanità per la realizzazione del progetto ‘Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e della appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico’.
“La regione Toscana è stata una delle prime che si è attivata – prosegue Bezzini – per cercare di governare in maniera omogenea il processo di presa in carico, creando una rete integrata di servizi, che possa garantire equità nell’accesso, chiarezza e coordinamento dei percorsi terapeutico abilitativi, multidisciplinarietà della presa in carico, attuata attraverso l’apporto integrato di competenze qualificate, continuità della cura nel passaggio all’età adulta, integrazione con le agenzie educative e il tessuto sociale del territorio. La nostra regione non solo ha recepito le varie disposizioni nazionali in materia, ma si è attivata con impegno per tradurle in realtà, favorendo la sperimentazione, la valutazione e la diffusione di interventi che assicurino la continuità di cura nell’arco della vita, dall’età evolutiva a quella adulta, tramite idonee soluzioni residenziali e semiresidenziali, e le migliori pratiche per l’integrazione scolastica e il passaggio dall’istruzione al lavoro”.
Nello specifico, merita ricordare che le nuove ‘Linee di indirizzo per la diagnosi precoce e la presa in carico dei disturbi dello spettro autistico nel corso della vita’ sono state approvate il 27 luglio 2020 tramite la delibera di giunta 1003 e rappresentano un aggiornamento di quelle approvate nel 2008 con la delibera 1066.