“Tributiamo il Pegaso d’oro a padre Bernardo Gianni, uomo di pace. A padre Bernardo, simbolo di una Toscana e di una Firenze che chiedono pace e chiedono di guardare oltre il provincialismo, la città sul monte come la definì il sindaco La Pira: San Miniato, dove i padri olivetani e il loro abate, padre Bernardo, riescono a svolgere una funzione che è spirituale, civile e in grado di interpretare la vocazione naturale di Firenze e della Toscana”.
Queste le parole con cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha iniziato l’intervento con cui ha accompagnato la consegna del Pegaso d’Oro a padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, a Firenze.
“Questo tributo è un riconoscimento ai suoi alti meriti, che lo hanno portato a valorizzare San Miniato al Monte, ad esser un riferimento per la spiritualità, lui che ha guidato nel 2019 gli esercizi spirituali di papa Francesco, lui che ha guidato in modo magistrale il millenario della dedicazione della basilica di San Miniato al Monte, lui che è simbolo di civiltà nel momento in cui è riuscito a concretizzare l’incontro fra le religioni e le fedi, a fronte del conflitto che oppone Israele e i paesi arabi nella martoriata Palestina, in una marcia che a ottobre ha coinvolto più di 20mila persone”, dice Giani.
“Il luogo dove vivo ha una forza spirituale, morale e universale e nello stesso tempo profondamente radicata nell’autenticità fiorentina e toscana e quindi chi vi abita risente di questa energia spirituale e cerca di condividerla. Quindi forse questo è il mio unico merito, di essere un riverbero di tanta grazia, bellezza e luce – ha detto padre Bernardo ricevendo il Pegaso d’Oro -Nel dettaglio, il mio impegno è volto a che questa energia diventi motore coesivo di pace e di incontro come durante la fiaccolata e come dobbiamo continuare a testimoniare in questo tempo così difficile che la storia umana sta attraversando”.