Aumenta la povertà, ma i numeri sono contenuti “grazie alle politiche messe in atto a livello nazionale e regionale”. Con questa considerazione l’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli sintetizza i contenuti del quarto rapporto sulle povertà in Toscana curato dall’Osservatorio regionale toscano in collaborazione con Anci Toscana e dal “Dossier sulle povertà nelle diocesi toscane – anno 2020” di Caritas Toscana.
L’anno della pandemia “dà preziosi indicazioni anche per il 2021 quando gli effetti della congiuntura economica si faranno sentire ancora di più”, prosegue Spinelli. In un anno sono 16mila i toscani in più sotto la soglia di povertà, si passa infatti da 105mila del 2019 a 121mila del 2020. Un dramma che secondo Spinelli è stato “arginato fino a questo momento dall’insieme degli ammortizzatori sociali, dei contributi, dei ristori, dal rilancio delle assunzioni in comparti fondamentali del pubblico impiego, dal blocco dei licenziamenti -prosegue nell’intervento.. Politiche che hanno concretamente frenato l’aumento della povertà. A questo, in ambito regionale si sono aggiunte importanti misure di intervento già promosse e altre previste per corrispondere agli effetti sociali dell’emergenza sanitaria e per sostenere la rete dei servizi territoriali e il Terzo Settore”.
Un grave colpo è stato tirato dal lockdown. Nel rapporto si legge che con la prima fase “la percentuale di poveri è salita addirittura al 9% arrivando a interessare 227.000 individui, per poi tornare a scendere grazie agli strumenti messi in atto fino al 5,4% finale”. Tra i poveri in maggioranza ci sono persone giovani (ben il 55% dei poveri hanno meno di 35 anni), la situazione di indigenza tocca in misura maggiore le famiglie di immigrati (17,2% dei casi) e quelle numerose (il 15% di quelle con almeno 5 componenti). A livello territoriale le maggiori criticità si riscontrano nelle aree urbane, nella costa e nel sud della Regione.
L’allarme per il 2021, secondo le stime, è che con la concentrazione degli effetti della congiuntura economica “58mila persone che pur non trovandosi nella condizione della povertà, in assenza delle misure sopra richiamate, vedrebbero aumentare la probabilità di un peggioramento delle proprie condizioni di vita al punto da cadere sotto la soglia di povertà”, continua Spinelli.
I nuovi poveri second0 la Caritas – sono 19310 le persone che si sono rivolte ai servizi delle Caritas toscane per chiedere in varie forme aiuti alimentari, economici, sostegni educativi o altro nei primi nove mesi del 2020, circa i quattro quinti (83,5%) delle 23.139 incontrate in tutto il 2019 e il 33,7% di essi – uno su tre, corrispondenti a 6.563 nuclei – riguarda famiglie che non si erano mai rivolte ad un Centro d’Ascolto prima del 10 marzo 2020, data del primo lockdown.