Il presidente della Regione Eugenio Giani non ha fatto in tempo ad annunciare quello che doveva essere il piano vaccinale della Toscana fino a Pasqua, che si è subito presentata una nuova grana.
Non saranno consegnate entro stasera, come era previsto, le 70mila dosi anti-covid di Astrazeneca. La multinazionale lo ha comunicato al Governatore Eugenio Giani e all’assessore alla sanità regionale Simone Bezzini che, successivamente, hanno dato l’annuncio durante una conferenza stampa. Nessun problema invece con le consegne di Pfizer, le fiale sono giunte in Regione regolarmente.
“Dovremo spostare coloro che avevamo prenotato per il 1 aprile e probabilmente il 2 aprile” , così il presidente della Regione. Cambieranno gli appuntamenti per una platea di 19mila toscani. Giani aggiunge: “Mi è stato detto che i vaccini dovrebbero arrivare il 2 mattina, e conseguentemente essere pronti per il 3 aprile” e quindi “cercheremo di sistemare chi si è prenotato nei primi due giorni del mese in orari che non erano coperti dalla pianificazione, probabilmente anche a Pasqua e Pasquetta”. Per recuperare la Regione pensa di coprire anche le ore notturne, dalle 20 a mezzanotte.
Dalla politica intanto non si fermano le bordate verso la presidenza regionale. L’ultima, in ordine cronologico, è del consigliere di Forza Italia Marco Stella che, nell’osservare, che “il piano vaccinale in Toscana è fallito totalmente, fino a diventare un caso a livello nazionale”, chiede “che venga introdotta la figura del vax manager per agevolare la campagna vaccinale” e “una cabina di regia condivisa anche con le opposizioni, e un commissario con pieni poteri e capacità di iniziativa” per la gestione dei vaccini e della pandemia. Attacchi arrivano anche da Sinistra Italiana: “il piano di somministrazione dei vaccini è un vero fallimento per i ritardi vaccini per over80 e per i fragili. Ed ora è caos anche per le prenotazioni per chi è nato tra il 1941- 1951 come raccontano tanti cittadini – si legge in un comunicato-. La giunta Giani e i tutti i “super consulenti”, nominati all’indomani delle elezioni, hanno fallito. Non è più un problema di mancanza di vaccini, sono state fatte scelte sbagliate”.
Marco Crimi