Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte: domenica 26 maggio torna la giornata nazionale dell’Associazione dimore storiche italiane.
Ben centosei gli ‘scrigni’ che saranno aperti in Toscana, quattordici quelli in provincia di Siena. Castelli, rocche, ville, parchi e giardini saranno visitabili gratuitamente.
“Nel Senese sarà possibile partecipare a un tour guidato alla scoperta dei luoghi e della storia dell’antico monastero di Badia a Coltibuono mentre saranno direttamente i proprietari della villa e borgo di Monte Sante Marie a raccontare ai visitatori le origini e l’evoluzione di questo peculiare castello-borgo-fattoria. Anche il proprietario di Casa dell’abate Naldi accompagnerà gli ospiti alla scoperta del giardino pensile, del salone al piano nobile e del cortile con il pozzo al piano terreno. Il castello di Belcaro offrirà la possibilità di visitare il frantoio, la cinta muraria, la sala d’armi (solo dall’esterno), la vinsantaia, il salone, la cucina, il giardino, la cappella, le logge e la limonaia. Sarà possibile accedere liberamente al giardino del castello di Brolio e alla cappella di San Jacopo oltre che partecipare alla visita guidata alla collezione Ricasoli e ad alcune sale della residenza privata della famiglia”.
Ed ancora: “Le altre dimore aperte gratuitamente sono il castello di San Fabiano, il giardino, la cantina e il chiostro del Convento di San Bartolomeo, il Museo archivio palazzo Bianciardi, il giardino e i sotterranei della torre di Contignano, il giardino di villa di Curiano, di villa Torre Fiorentina e di villa di Cosona oltre al parco e al pianterreno della villa di Geggiano. Anche il palazzo storico, la limonaia, il giardino all’italiana e l’orto botanico di palazzo Massaini saranno accessibili ai visitatori così come la terrazza del Palazzo e la terrazza dell’Enoteca, dove sarà possibile degustare ed acquistare i prodotti del luogo”.
Gli ingressi ad alcune dimore sono a numero limitato ed è necessaria la prenotazione. L’elenco suddiviso per province e le modalità di accesso sono indicate sul sito dell’Associazione dimore storiche italiane.