Traguardi per l’Università di Siena: ancora tra le migliori al mondo, l’Ateneo vola in Corea del Sud e firma una convenzione con la Incheon National University.
Ancora una volta, l’Università di Siena compare nella classifica Qs World University Rankings, che raccoglie le le università migliori al mondo. A rientrare nel ranking sono solo il 3% delle istituzioni di educazione e ricerca di tutti i continenti: solo 30 le università italiane presenti per il 2018.
Questa ulteriore classifica si aggiunge per l’Ateneo senese alle recenti valutazioni positive che hanno visto ben nove dipartimenti su 15 selezionati dal Miur per competere per l’assegnazione dei fondi di eccellenza, e il completo finanziamento della programmazione triennale di Ateneo.
Tra i punti di forza dell’Università di Siena, la qualità della didattica e l’apprendimento favoriti dal rapporto vantaggioso tra il numero degli studenti e quello dei docenti, la ricerca e l’internazionalizzazione, ambito in cui l’Università è particolarmente attiva.
Dopo gli accordi in Cina, l’Università di Siena prosegue il suo percorso di internazionalizzazione in Oriente. Il Rettore Francesco Frati ha infatti firmato in Corea del Sud una convenzione con la Incheon National University, finalizzata all’organizzazione di un Master Executive in “Public Health, Pharmaceutical Biotechnology and Clinical Development”, che permette un’ulteriore estensione in Asia del già rodato Master in Vaccinology.
Il Master, il cui bando sarà pubblicato nelle prossime settimane, si terrà a Siena, al Santa Chiara Lab e sarà parte di uno dei progetti strategici di questa struttura, l’Institute for Global Health. Parte delle attività formative si terranno anche presso la Incheon National University.
Il corso sarà aperto ai laureati in biologia, scienze della vita, medicina e aree di competenza medica, o ai possessori di lauree in salute pubblica, biotecnologia e sviluppo, provenienti dalla Corea del Sud e da tutti i Paesi del mondo.
Rilevanti sono gli studi della Incheon University nei campi della sanità pubblica e della biomedicina: essi costituiranno un contributo scientifico e culturale determinante per la formazione specifica che sarà offerta dal master, accanto alla collaborazione con numerose industrie biotecnologiche e farmaceutiche coreane e internazionali che sosterranno l’iniziativa.