Uno strumento unico nel suo genere per guidarlo attraverso le vie della conoscenza e della sapienza. E’il libro Viaggio nelle immagini che nasce con la speranza di far comprendere al lettore il percorso mistico della santa tedesca Hildegard von Bingen elaborato nel manoscritto Scivias – Conosci le vie. Il libro è nato dal laborioso e attento lavoro analitico, frutto di sette anni di ricerca, di Sara Salvadori . Alla presentazione, che avverrà il prossimo sabato 5 ottobre alle 17 nella splendida Abbazia di Sant’Antimo, interverrà Michela Pereira, già ordinario di storia della filosofia medievale all’Università di Siena. Durante la serata il coro Cantus Anthimi – diretto da Livio Picotti – eseguirà alcuni canti di Hildegard von Bingenche permetteranno di conoscere uno dei tanti aspetti della composita personalità della santa, che è stata studiosa di medicina, scienziata, compositrice di musica, scrittrice e filosofa. Nel suo libro Hildegard racconta del viaggio in cui l’umanità/stelle luminose nel grembo di Eva si ricongiungono alle stelle del cielo. Una possibilità offerta ad ogni anima per tornare alla Luce Divina. Un cammino vissuto da Hildegard stessa nell’esperienza delle visioni e raccontato nel manoscritto, in cui le immagini rendono vivo e vibrante il racconto. La complessità del testo profetico, però, risulta di difficile comprensione e le stesse immagini restano avvolte in un simbolismo decifrabile con fatica. Le pagine centrali del libro di Sara Salvadori riproducono a grandezza originale le 35 miniature, già presenti in Scivias, con a fianco una legenda che ne illustra il significato simbolico e un sintetico racconto della visione. A queste tavole, che offrono una grammatica del simbolo, seguono le pagine illustrate della retorica, una lettura tematica che attraversa tutta l’opera, dove i particolari delle figure sono messi in rilievo sullo sfondo delle miniature. Le numerose citazioni del testo ildegardiano consentono, infine, di essere accompagnati in questo viaggio dalla sua stessa voce e dalla sua figura.