“Rimarcando coerenza storica di appartenenza all’area moderata, l’associazione Sena Civitas, dopo 2 anni e mezzo di sostegno all’attuale Giunta, ha deciso di uscire dalla maggioranza che governa questa città”, l’annuncio lo ha dato lo stesso gruppo politico che così ha deciso di smettere di dare il proprio sostegno all’amministrazione comunale di Luigi De Mossi.
Il sostegno di Sena Civitas a De Mossi, nel 2018 , “si è rivelato decisivo nei numeri” e “ha contribuito allo straordinario risultato di riuscire a mandare all’opposizione, dopo 70 anni di dominio ininterrotto, la sinistra senese che tanti danni aveva fatto alla città”, proseguono. Ma le attese di discontinuità e cambiamento che hanno portato all’elezione di De Mossi “sono state tradite”, accusano dal gruppo.
Attualmente Sena Civitas può contare su un solo consigliere comunale, Pietro Staderini. Lo stesso Staderini aveva avuto discusso duramente durante questa settimana con l’attuale sindaco di Siena. “Staderini può fare quello che vuole, ma chi vuole stare nella maggioranza deve collaborare con questa, sennò si può passare all’opposizione. Per l’amministrazione questo non è un problema”, così Luigi De Mossi, qualche giorno fa,dopo che Staderini aveva presentato una mozione sui fatti di Honk Kongche il consiglio comunale aveva respinto. “La recente bocciatura di una mozione, ripresa da molti comuni italiani amministrati dal centro destra, a favore dei valori democratici di Hong Kong e critica verso la dittatura comunista cinese fa un certo effetto – così intervengono sull’argomento-. Crediamo che per i partiti di maggioranza possa essere stata una svista o una sottovalutazione, ma è comunque nient’altro che un ulteriore esempio della confusione che regna nella maggioranza e dell’asservimento del pensiero liberale alle mere esigenze del business”.
Ma le critiche arrivano anche sul rilancio del tessuto economico e sociale senese,”mancano idee, progettualità, visione di medio termine, mentre le azioni attuate sembrano rispondere al più a logiche di estemporaneità e di improvvisazione”, sulla partecipazione e trasparenza, “le nostre richieste di istituire un tavolo politico dove canalizzare idee, progetti, modelli di sviluppo, ecc. sono cadute nel vuoto e sono state interpretate come una voce dissidente; una voce fuori dal coro. Il nostro pungolo a cambiare una metodologia che superasse la logica del ristretto gruppo decisionale per passare ad una modalità partecipativa e trasparente, solo un fastidioso ronzio” e ancora “i voti erano stati presi e i numeri degli eletti, senza apparentamento elettorale, consentivano di fare a meno di Sena Civitas e di altre liste civiche utilizzate come mero strumento di iniziale consenso”.
Infine l’ultimo attacco è di nuovo sulla classe dirigente e sulla discontinuità, “compito fondamentale di questa giunta era ed è individuare, formare, responsabilizzare una nuova classe dirigente. Le nomine nelle Società e negli Enti da parte del sindaco De Mossi hanno inspiegabilmente visto, salvo rare eccezioni espresse dai partiti di maggioranza, la presenza preponderante di persone già viste all’opera negli ultimi decenni della nostra triste storia recente. Il non voler capire da parte del sindaco l’assoluta necessità di operare una discontinuità in questo senso, appare a Sena Civitas aspetto etico non rinunciabile. Ambienti e persone che hanno contribuito a distruggere una ricchezza costruita nei secoli e che era il fiore all’occhiello della nostra città, sono ancora le stesse che agiscono in modo più o meno palese per guidare le scelte dell’amministrazione”, così prosegue la nota.
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