Un uomo, 29enne albanese ricercato da 2 mesi con un mandato di arresto europeo, è stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Siena. Il mandato di arresto europeo era stato emesso dalla magistratura belga per un reato che in quel Paese prevede sino a venti anni di carcere.
La giovane moglie dell’uomo è residente a Monteroni d’Arbia ed era prevedibile che prima o poi la andasse a trovare. Così è stato. Agli uomini dell’arma è bastato monitorare la donna e alla fine il 29enne è giunto in provincia di Siena, proveniente proprio dal Belgio, così che i militari hanno potuto catturarlo e condurlo in stato di arresto presso la casa circondariale di Santo Spirito, non prima però di avergli notificato il provvedimento restrittivo.
È accusato di essere elemento di spicco di un sodalizio albanese dedito alla tratta degli esseri umani. In sostanza, l’organizzazione criminale in cui l’uomo sarebbe autorevolmente inserito, lucrerebbe sulla gestione dell’ingresso clandestino in Europa di migranti irregolari provenienti dall’Asia e dall’Africa ed inoltre organizzerebbe anche costosi passaggi degli stessi dal Belgio al Regno Unito, ove evidentemente gli stranieri sperano di potersi favorevolmente accasare, migliorando sensibilmente le loro prospettive di vita.
Individuato l’ultimo domicilio della donna, connazionale del ricercato, che da soli due mesi aveva preso in locazione quell’abitazione, i militari hanno lavorato principalmente su di lei, contando sul fatto che prima o poi il ricercato avrebbe compiuto una mossa sbagliata, cedendo al naturale desiderio di incontrare la donna. Così è stato.
Si attende ora l’estradizione verso il Belgio.