Otto milioni di euro di investimento complessivo per l’acquisto di nuovi bus elettrici, a metano, gpl o gasolio. La Giunta regionale toscana ha deliberato ieri lo stanziamento di risorse, tratte da fondi del Ministero per l’ambiente, per contribuire al rinnovo del parco dei mezzi pubblici e, di conseguenza, all’abbattimento del livello delle polveri sottili nelle aree urbane.
“Il rinnovo del parco mezzi – spiega l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – è prioritario e strategico perchè troppi dei problemi del tpl toscano, a partire dall’inquinamento fino al confort di viaggio ed ai guasti che compromettono la puntualità e l’affidabilità del servizio, dipendono dall’età troppo avanzata dei mezzi usati. La Regione ha scelto nei mesi scorsi di intervenire sui treni, su quelli per le linee elettrificate e poi anche su quelli diesel. Ora destina anche al tpl su gomma otto milioni di inventivi che gli enti locali e le società di getsione potranno usare per dotarsi di autobus nuovi, più efficienti e meno inquinanti. Questo è un primo passo, ma non resterà isolato dato che anche nel bando della gara per l’assegnazione del servizio di tpl in Toscana il rinnovo del parco mezzi avrà grande importanza e vi saranno destinati almeno 30 milioni all’anno per 9 anni”.
“La Regione vuol aiutare gli enti locali e le società di gestione del tpl a sostituire i vecchi autobus con altri di ultima generazione, elettrici o a basse emissioni – aggiunge l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – perché il contenimento delle emissioni del traffico urbano è di prioritaria importanza nella lotta alle polveri sottili. Riguardo a questo tema stiamo intervenendo su più fronti, innanzitutto con un attento monitoraggio, poi attraverso un ulteriore sviluppo della mobilità ciclabile e tramite il finanziamento di progetti di car sharing elettrico, di punti di ricarica e di promozione della mobilità elettrica più in generale. I nuovi autobus ci aiuteranno a contenere le emissioni, specialmente in quelle aree dove gli sforamenti dei livelli di guardia delle polveri sottili sono più frequenti. Mi auguro che siano anche un incentivo per i cittadini a preferire il mezzo pubblico a quello privato”.
Le risorse destinate dalla regione all’acquisto dei nuovi autobus sono tratte da fondi ministeriali che fanno capo alla Legge 58/2005, che istituisce il fondo per le “esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità ambientale dell’aria e alla riduzione delle emissioni di polveri sottili in atmosfera nei centri urbani”. Per questo l’accesso ai finanzaimenti sarà riservato ai Comuni toscani nel cui territorio si sono verificati casi di superamento dei limiti di emissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti (PM10, NOx).
Le risorse regionali copriranno dal 50 al 60% del valore dell’acquisto a seconda del tipo di alimentazione, il restante 40% sarà a carico di enti ed aziende esercenti dei servizi di tpl. Il 60% della copertura della spesa sarà riservato ai veicoli elettrici, ibridi, a metano o gpl, mentre per i diesel il finanziamento si fermerà al 50%. In questo modo 4 milioni e 844 mila euro di fondi regionali attiveranno un investimento complessivo di 8.073.500 euro.
I soggetti interessati potranno far domanda. Tra le rischieste sarà stabilita una graduatoia basata su tre fattori: la quantità di servizi offerti agli utenti, la percentuale di rinnovo in autofinanziamento del proprio parco autobus, il tempo necessario per immettere effettivamente in servizio i nuovi mezzi.
Gli autobus acquistati dovranno essere elettrici o ibridi, a metano, a gpl o a gasolio, ma in tutti i casi sarà necessaria l’omologazione EEV. Inoltre dovranno essere di nuova fabbricazione, equipaggiati per accogliere a bordo persone disabili ed essere dotati delle moderne tecnologie di telecontrollo.
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