Siena

Trattamento endovascolare, alle Scotte il primo intervento al mondo con endoprotesi branched

Effettuato a Siena, all’ospedale Santa Maria alle Scotte, il primo caso al mondo di trattamento endovascolare dell’arco aortico con endoprotesi branched (una protesi endovascolare con tre branche per la riparazione anatomica dell’arco), con accesso transapicale del ventricolo sinistro, eseguito su un paziente ultraottantenne della provincia di Siena affetto da una grave patologia dell’aorta. L’intervento è stato effettuato dalla Chirurgia dei grossi vasi, diretta dal professor Eugenio Neri, in collaborazione con la Radiologia interventistica, diretta dal dottor Carmelo Ricci e l’Anestesia diretta dal dottor Pasquale D’Onofrio con le anestesiste Valeria Peccianti e Silvia Montemerani.
“Il paziente presentava una profonda ulcera dell’arco aortico e non era candidabile a trattamento convenzionale – spiega il professor Neri -. Al termine di un complesso percorso di studio e valutazione condiviso dal team multidisciplinare, abbiamo effettuato un approccio transapicale dal ventricolo sinistro, che ha permesso di ridurre la manipolazione dei tronchi epiaortici che rappresenta una delle cause maggiori di incidenti neurologici della chirurgia endovascolare dell’arco”.

Il radiologo interventista Ricci aggiunge che “la protesi endovascolare è stata disegnata e realizzata su misura sull’anatomia del paziente. È una protesi del tutto innovativa che permette la rivascolarizzazione anatomica di tutti e tre i vasi a destinazione encefalica, senza ricorso alla circolazione extracorporea e a bypass extra- anatomici. L’intervento endovascolare prevede fasi estremamente delicate, in cui si rilascia la protesi in arco aortico sotto guida angiografica e si rivascolarizzano i tronchi arteriosi con apposite protesi secondarie, rispettando la naturale origine dei vasi”.

Il paziente sta bene ed è stato dimesso. “Il risultato raggiunto è frutto di grande affiatamento e professionalità abituate a collaborare su casi di grande complessità – prosegue Neri –. Il nostro team è in grado di assicurare, in elezione ed emergenza, il trattamento di alcune tra le più complesse patologie cardiochirugiche e cardiovascolari, ovvero la patologia dell’aorta toracica e toracoaddominale”. “Il ringraziamento – conclude Neri – va a tutti gli attori che hanno contribuito al successo terapeutico di un caso così complesso e senza alternative, tra cui infermieri, tecnici di radiologia interventistica coordinati dalla dottoressa Manola Maffei, gli strumentisti della sala operatoria di cardiochirurgia, i tecnici della perfusione e i medici Marco Cini, Laura Candeloro, Raffaele Schiavone della Radiologia Interventistica e Giulio Tommasino, Enrico Tucci e il professor Luigi Muzzi della Uosa di Chirurgia dei grossi vasi”.

emanuele giorgi

Share
Published by
emanuele giorgi

Recent Posts

Alle Papesse il concerto di Natale, domani appuntamento con gli Unconventional Singers

Natale in musica a Siena con gli Unconventional Singers che terranno un concerto itinerante tra…

33 minuti ago

Al senese Giovanni Gravili il premio Prevenzione e salute di Fondazione Mesit

Un riconoscimento di assoluto valore per il senese Giovanni Gravili e per la associazione, da…

56 minuti ago

Natale, da Opera e Conad donazioni per la Caritas

Per festeggiare il Natale le famiglie assistite dalla Caritas potranno contare su generi alimentari di…

1 ora ago

Buonconvento, prosegue la riorganizzazione del servizio di raccolta rifiuti

"In questi giorni continuano su tutto il territorio comunale di Buonconvento le attività di installazione…

1 ora ago

Montepulciano: il cardinale Lojudice e il questore Angeloni all’istituto “Antoniano”, doni e dolci per i bambini ospiti

Lunedì prossimo, 23 dicembre alle 15.30, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e…

1 ora ago

Il Costone chiude il 2024 con la trasferta a Legnaia. Terrosi: “Dare il massimo”

Chiudere il 2024 nel migliore dei modi. È questo l’obiettivo della Vismederi Costone Siena, che…

3 ore ago