Il freddo intenso e pungente degli ultimi giorni ha convinto i profughi pachistani che ormai da mesi vivono nell’area del piazzale fratelli Rosselli a lasciare la zona della stazione ferroviaria. Nelle ultime notti, infatti, la temperatura a Siena è scesa spesso sotto gli zero gradi, rendendo impossibile la permanenza di tutte queste persone in spazi praticamente aperti. E così oltre quindici persone negli ultimi giorni si sono recate nelle strutture della Caritas e hanno chiesto ospitalità per trascorrervi la notte. E per poter avere, quindi, un luogo caldo e un letto sul quale dormire.
La Caritas ha immediatamente trovato una soluzione. I quindici posti sono stati reperiti tra le varie strutture gestite dall’associazione, tra Arbia, il centro delle Clarisse in via Mascagni e alle Tolfe. Ovviamente questa sistemazione che è stata trovata è temporanea, sono al momento ancora una quarantina infatti i pachistani presenti a Siena che attendono di avere una collocazione e l’apertura di un secondo Centro di accoglienza straordinaria dopo quello di Abbadia San Salvatore. È attivo al momento un bando della Prefettura, per un totale di addirittura 200 posti; la motivazione va ricercata nel fatto che esiste il timore che nei prossimi mesi possa arrivare nel territorio senese ancora un ingente numero di profughi. La Prefettura avrebbe individuato un’altra struttura che potrebbe essere utilizzata con tale finalità e starebbe adesso effettuando le ultime verifiche del caso prima dell’apertura di un secondo Cas nel territorio senese.
Rimane attivo ovviamente il servizio mensa che viene gestito e offerto dalle suore di San Girolamo guidate da suor Nevia Delle Monache. La struttura continua a preparare quotidianamente pasti per circa 60 persone, oltre a offrire bagni e docce a tutti coloro che si recano nell’edificio in cerca di aiuto e sostegno.