“Dobbiamo conoscere per sapere regolarsi” e “c’è la necessità di diffondere il più possibile le tecniche che i truffatori usano per entrare nelle nostre case”.
Così il questore Pietro Milone si rivolge al pubblico – tantissimi contradaioli-, che è residente nel territorio delle contrade di Bruco, Lupa, Civetta e Giraffa, presente nella sala delle vittorie del rione di via delle Vergini per parlare del tema delle truffe agli anziani. L’incontro è il primo di una serie di appuntamenti previsti per ogni terzo della città .
La polizia infatti ha proseguito la sua campagna contro questo fenomeno “odioso”, così l’ha definito il questore, che colpisce, purtroppo, anche molte persone in città . “Tanta gente viene colta alla sprovvista, soprattutto i più deboli – prosegue Milone-. Ecco perché è necessario prepararli a queste evenienze”.
Durante l’incontro sono stati ripercorsi i casi più frequenti di truffe come la falsa eredità , il falso avvocato, i finti operatori o tecnici dei vari Enti e, perfino, i finti poliziotti o appartenenti alle forze dell’ordine, che si approfittano della fragilità delle persone anziane per raggirarle, nel tentativo di sottrarre loro denaro o gioielli.
“La regola fondamentale è comunque quella di non aprire a nessuno- ha continuato Milone- : il porta a porta non viene più fatto, se telefonano carabinieri e polizia basta dire ‘lasci il numero che la richiamo. Mi dica quale è la stazione ed il commissariato’. Oppure si parla con un parente stretto e ci si confida quanto avvenuto”.
L’iniziativa va avanti grazie all’intesa con il rettore del Magistrato Gianni Morelli ed il questore, nel ringraziarlo, ha evidenziato come a Siena “dobbiamo essere capillari. Ecco perché abbiamo scelto di andare anche nei rioni”.