Per il momento si vive con la spada di Damocle vicina al collo. Fino ad ora si è trattata di una promessa elettorale, ma se negli Stati Uniti ritornassero i dazi promessi da Trump allora il costo sarebbe elevato. A Siena e provincia le produzioni vitivinicole sono gli osservati speciali. I volumi di esportazioni nel 2024 dovrebbero avvicinarsi a quota 500milioni di euro. Se la misura dei dazi prendesse corpo, secondo il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, si assisterebbe ad un boom delle vendite nell’ultima coda dell’anno, o comunque con l’approssimarsi dell’entrata in vigore, per poi assistere ad un blocco la cui durata non è nota. “Potrebbe esserci un flusso straordinario – afferma – per cui si richiederebbero più bottiglie per fare la scorta, prima che ci sia l’aggravio di ulteriori costi. Dovremo capire come intendono comportarsi gli importatori ed i distributori Usa”. C’è da dire comunque che, durante i primi quattro anni del tycoon alla Casa Bianca, come rileva Guasconi, il nostro territorio seppe adattarsi alle nuove regole. L’Ente però, nelle sue stime, prevede già per il 2025 un rallentamento della crescita a causa dell’isolazionismo a stelle e strisce. L’altro timore poi è che le politiche statunitensi generino un effetto a catena. “Non ci potrebbero essere problemi sono negli States – aggiunge – ma ci potrebbe essere una cascata di reazioni che si può generare anche a livello mondiale”. Per questo, secondo Guasconi, la visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella assume particolare importanza.
MC