La situazione non è positiva( addirittura disatrosa aveva detto ieri Marco Cioni della Fipe attraverso un comunicato stampa) lo hanno ribadito i tanti esercenti, non solo ristoratori,che abbiamo intervistato stamattina e che hanno la propria attività nelle vie del centro storico: in giro si vedono sempre meno turisti. Contattato da Siena News l’ assessore Alberto Tirelli ha voluto placare gli animi, con una breve risposta: “Quelle della Fipe sono sono sensazioni che non sono suffragate da alcun dato. Se ci fossero dati allora ci potremo confrontare”. Tanti commercianti imprenditori ci hanno fatto notare come in questa città manchi totalmente uno spirito propositivo nel voler cambiare la situazione. Lo ha fatto capire bene Eugenio degli Innocenti proprietario di Calavera Shop. “Io sono in una via centralissima, in Calzoleria. Ora siamo alle battute finali e mercoledì chiuderò la mia attività. Ho aperto il negozio 11 anni fa ma il Comune, al di là del colore delle giunte, mi è sembrato immobile sul turismo. In altre città antiche come la nostra si sono fatti eventi per aumentare le visite. Abbiamo molte potenzialità ma stiamo fermi”.
La riflessione di Eugenio non è la sola ma anzi è abbastanza comune tra chi vende in centro. “Manca un turismo di qualità è evidente – spiega Renato Bucalo della rosticceria Vitti -. Siena però dovrebbe uscire da questa fase di negatività e fare qualcosa”. C’è poi chi invece giudica l’attuale giunta colpevole della crisi delle visite. Uno di questi è Paolo Jannacone, proprietario dello storico bar Il Palio in Piazza del Campo. “Io consiglio al Comune di fare qualcosa per far si che la gente non si accorga della sciatteria che c’è in città. La pavimentazione in San Prospero è dissestata e le piante sono tutte secche. Chi viene verso Siena vede gli alberi piantati lungo via Avignone morti, perchè nessuno ci sta dietro”.
Sia chiaro, non tutti i proprietari di attività hanno messo al banco degli accusati l’amministrazione comunale ed in alcune strutture i commenti non sono tutti negativi, si percepisce però un po’ ovunque un generale immobilismo . “Il calo è evidente ma penso che sia una cosa generale per il paese – ci racconta Gianni Cortecci , proprietario del negozio di abbigliamento in Piazza del Campo-. Bisogna ravvivare un turismo di qualità anche se quest’amministrazione ci sta provando”. Si trova d’accordo anche Niccolò Moretti de La Taverna del Capitano, anche per lui infatti il problema non è nato di recente ma ha una storia più lunga. “Purtroppo la situazione è la medesima per tutti, ma sono 5 anni che sta peggiorando, dire i che va avanti dalla crisi del Monte dei Paschi, sono risultati di precedenti amministrazioni – dice -. Quando venivano pubblicati volantini “Siena in 3 ore” non ci siamo accorti che abbiamo beccato questo tipo di turismo. Non è stato fatto però nessun evento, nessun richiamo particolare ma si sta solamente ad attrarre ancora un turismo mordi e fuggi”.
Marco Crimi
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