Nel 2022 gli arrivi a Siena segnano un +43,4% rispetto al 2021, un dato positivo ma al di sotto del valore medio regionale che si attesta a +54,6%. In numeri assoluti la provincia di Siena ha registrato 1 milione e 930 mila di arrivi che rappresentano il 14,8% del totale toscano.
Lo fa sapere la Camera di Commercio dell’indagine Istat “Rilevazione statistica del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” pubblicati dalla Regione Toscana relativamente all’anno 2022.
In termini di presenze la crescita è del 40,6%. Per Siena il recupero, seppure vigoroso, permette solo di avvicinare il dato 2019, restando ancora al di sotto del 3,3%. Ancora più ampio il gap da recuperare per la Toscana (-11,7%) che nel 2022 ha registrato poco meno di 43 milioni di presenze. Più contenuta la quota in termini di presenze: è all’11,9% per Siena (5 milioni di pernottamenti).
“Per quanto concerne le prospettive per il 2023, ricordo che le previsioni prodotte da Demoskopika per la Toscana, indicano un deciso aumento delle presenze che, toccando i 50 milioni, faranno segnare probabilmente il livello più alto dal 2010 mentre, per quanto riguarda gli arrivi, con gli ipotizzati 14 milioni non sarà ancora colmato il gap rispetto al 2019”, fa sapere il segretario dell’Ente Marco Randellini.
“Il numero dei turisti rimane per entrambe le province ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia ma il differenziale è comunque più positivo se riferito al dato complessivo della Toscana”, spiega il presidente Massimo Guasconi.
Crescono i turisti provenienti dall’estero anche se i livelli sono lontani del pre-covid: -57,5% per gli arrivi e -49% per le presenze. Cresce anche la componente nazionale: gli arrivi crescono nel 34% rispetto al 2022 ma rimangono al di sotto del dato 2019 (-10,7%), così come le presenze che crescono del 23,8% sul 2021 ma non riescono a recuperare i livelli pre-pandemia (-5,1%).
Quanto alle regioni di provenienza dei turisti “i primi tre mercati di riferimento sono rappresentati sempre da Lazio, Lombardia e Toscana”, prosegue Randellini. Mentre per la componente straniera “gli Stati Uniti sono i primi partner seguiti da Germania e Francia”.
“L’apporto dell’industria turistica ai nostri sistemi economici locali si conferma come sempre rilevante e come Camera di Commercio vogliamo contribuire alla sua crescita qualitativa e dimensionale soprattutto attraverso alcuni strumenti conoscitivi. Mi riferisco, ad esempio, all’Osservatorio del Turismo della provincia di Siena, che abbiamo attivato in accordo con le associazioni di categoria del settore e Fondazione MPS e che attraverso la raccolta di dati sempre più aggiornati è di fondamentale supporto alla definizione delle strategie turistiche del territorio così come all’aggiornamento, per la parte relativa alle province di Arezzo e Siena del “Libro Bianco delle priorità infrastrutturali della Toscana”, continua Randellini.
Nel 2022 per le strutture extra-alberghieri in provincia di Siena gli incrementi sul 2021 sono stati anche più importanti (+38,2% gli arrivi e +55,2% le presenze) ma hanno permesso il recupero dei livelli pre-covid solo nel caso degli arrivi (+5,3%), mentre per quanto riguarda le presenze si resta ancora decisamente al di sotto degli stessi (-21,9%).
Mentre per gli alberghi si registrano incrementi rispetto al 2021 del +47,9% negli arrivi e del 50,7% nelle presenze, ma la distanza dai livelli 2019 resta ancora più marcata (-15,6% per gli arrivi e -40,7% per le presenze).
Infine per le strutture ricettive la crisi ha lasciato segni più evidenti non solo nei due anni della pandemia ma anche nel 2022: complessivamente gli esercizi ricettivi diminuiscono in numero dello 0,1%, quale risultante di una flessione dello 0,4% nell’alberghiero e dello 0,1% nell’extra-alberghiero.