Siena

Turismo: la necessita’ di “sporcarsi le mani”

Romano Prodi, quando era presidente del consiglio, la definì “la politica del cacciavite”. Aggiustare le piccole cose, una vite alla volta, era il modo che lui suggeriva e seguiva per rimettere a posto il bilancio dell’Italia ed avviare le vere riforme. Non gli portò fortuna, visto che per due volte lo mandarono a casa in anticipo, tanto da fargli poi pubblicare un libro intervista con un titolo che non lascia spazio a dubbi: “Missione incompiuta”.

 

Io – molto meno autorevolmente del professor Prodi – la definisco invece “la politica di sporcarsi le mani”. Naturalmente, applicata al turismo. Ovvero di andare sui territori, a confronto anche brutale con gli operatori, e prendere le decisioni necessarie per ciascuna realtà. Fino ad oggi, questa formula non ha in effetti portato molto fortuna nemmeno a me, ma adesso che la situazione del turismo è veramente difficile, e con sei lunghissimi e durissimi mesi di bassa stagione davanti, credo che “sporcarsi le mani” sia diventata una necessità.

 

I dati statistici sul turismo non sono sempre fra i più attendibili, ma quando Demoskopica scrive nel suo rapporto – con verbo opportunamente al condizionale – che “l’emergenza Coronavirus avrebbe già bruciato ben 173,5 milioni di presenze e oltre 48 milioni di arrivi con una contrazione rispettivamente del 52,5% e del 51,1%, con una sforbiciata di ben 16 miliardi di euro di spesa turistica, con quasi la metà, pari a 7,2 miliardi, concentrata in Veneto, Toscana e Lombardia che presentano un tasso di internazionalizzazione dei sistemi turistici ben al di sopra del 50%”, non credo che ci sia spazio per pensieri astratti.

 

Perché ogni destinazione turistica ha esigenze particolari e sue proprie, problemi non esattamente uguali alle altre ed anche potenzialità di ripresa che possono essere forti oppure deboli, e quindi più bisognose di aiuto, anche e soprattutto all’interno di ciascuna regione. Nel turismo, di solito, i modelli positivi a cui tutti guardiamo sono Alto Adige, Trentino e Romagna, che negli anni hanno sicuramente dimostrato di saper coniugare i valori tradizionali dell’accoglienza e la capacità di innovazione. Oppure a Veneto, Toscana e Puglia per aver portato avanti politiche coerenti negli anni. Ma non è necessario essere tecnici del turismo, per capire che stiamo parlando di “mondi” diversi. Figuriamoci, quando si scende a livello di singole città, che sono così differenti per dimensioni demografiche, numero e tipologia di turismo, capacità di posti letto, tradizioni di visita e nuove motivazioni.

 

I soldi – quelli che già ci sono e quelli che potranno arrivare dal Recovery Fund dell’Unione Europea – saranno spesi bene, solo se ogni destinazione avrà costruito un proprio progetto forte e su misura. Con l’aiuto di tutti, e sporcandosi le mani con scelte che possono anche andare contro certi interessi particolari.

 

 

 

Roberto Guiggiani

 

 

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

Meteo, il sole resta fino all’inizio della settimana ma poi torna la pioggia

Cieli nuvolosi e parzialmente nuvolosi con possibili piovaschi nelle zone delle Colline metallifere o vicino…

2 ore ago

Donna uccisa in via del Villino, l’indagato passa agli arresti domiciliari

Andrà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico il 26enne sudamericano che è indagato per…

3 ore ago

Beko, l’azienda apre a un percorso condiviso con il Comune. I sindacati: “Non vogliono mantenere i posti di lavoro”

Sopra allo stabilimento Beko di viale Toselli le nubi sono sempre più nere. All’incontro al…

4 ore ago

Dalla valorizzazione delle caserme dismesse alla detenzione differenziata: la ricetta Nordio contro il sovraffollamento delle carceri

Stranieri che scontino il fine pena fuori dal carcere italiano, detenzione differenziata per i tossicodipendenti…

4 ore ago

Gli iscritti del Pd senese scrivono a Elly Schlein: “Il dialogo è fallito, servono scelte forti”

"Dopo la sconfitta elettorale e la nomina del commissario Marco Sarracino, a cui riconosciamo il…

4 ore ago

Comuni di Asciano e Rapolano Terme, prosegue il percorso per la nuova Rsa

Continua il percorso avviato dai comuni di Asciano e Rapolano Terme per la costruzione di…

5 ore ago