Turismo, la provincia di Siena corre nel 2022: le presenze toccano i livelli pre-covid. E ritornano gli stranieri

A piccoli passi il turismo nel nostro territorio si sta lasciando alle spalle il periodo del covid. E se già nel 2021 erano emersi segnali di ripresa dal 2022 arrivano ulteriori conferme.

Sono pari a 4,5 milioni le presenze da gennaio a settembre 2022 per tutta la provincia. Un numero questo che è superiore di oltre 45 punti percentuali rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente e che testimonia anche un forte recupero rispetto al pre-pandemia. L’altro punto rilevante è che c’è un forte ritorno di visitatori stranieri, che alloggiano sia in alberghi che in strutture extra-alberghiere: sono 2milioni e 900mila le presenze registrate, oltre il 94% in più rispetto al 2021.

Stazionario il numero dei turisti italiani, complessivamente un milione e seicentomila presenze, sebbene nei mesi estivi si sia assistito ad una riduzione del 31%  ed a un conseguente decremento nelle strutture locali. “La situazione di ripresa è forte. In particolare del turismo straniero che ha compensato un rallentamento di quello italiano”, osserva il segretario camerale Marco Randellini.

Tutto questo emerge dal report che è stato presentato oggi dall’Osservatorio turistico della provincia di Siena, struttura nata dalla collaborazione tra FMps, Camera di Commercio, Confcommercio e Confesercenti, e che è stato elaborato dal Centro studi Sintesi. L’incontro di stamani si è focalizzato in particolare su quanto avvenuto nel terzo trimestre 2022 dove si sono registrati quasi 800mila arrivi e 2milioni e mezzo di presenze, parametri con il segno più rispetto al 2021.

“C’è una tendenza al recupero – commenta Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio – . Ancora le imprese non hanno raggiunto le potenzialità pre-pandemiche ma c’è una forte crescita”

Non tutto però è roseo: a settembre erano più di 24mila le aziende attive, un indicatore che purtroppo è in contrazione sia rispetto al 2019 che al 2021. Nel report emerge inoltre che il 40% delle strutture ha avuto difficoltà a reperire personale per l’estate. Ed il 31% di che ha cercato personale non è nemmeno riuscito a trovarlo.

“Sono elementi questi che vanno letti anche in un’ottica di un miglioramento della formazione e della qualità degli operatori. Tema che ci sta a cuore e su cui intendiamo collaborare”, afferma il presidente di FMps Carlo Rossi.

Capitolo aumento dei prezzi: il problema ha riguardato il 71% delle imprese ed un 7,5% di queste teme di dover chiudere definitivamente se non arrivassero aiuti.

Tutto sommato però il futuro, secondo gli addetti del settore, non è fosco. “Le prospettive sono buone ed ottime per i prossimi mesi invernali”, chiosa Andrea Favaretto, del centro studi Sintesi.

Marco Crimi