“Una città più vivibile e organizzata è anche una città più attrattiva e pronta ad accogliere chi viene a visitarla. Siena deve avere l’ambizione di tornare ad essere una destinazione turistica e culturale internazionale, anche intercettando risorse europee e nazionali su progetti di ampio respiro. Non parlo di turismo, concetto obsoleto, ma di turismi”. Inizia così l’intervento del candidato sindaco del Polo Civico Siena, Fabio Pacciani sul rilancio dell’attrattività turistica e culturale della città.
Una fondazione pubblico – privata per cultura e turismo. “Dobbiamo lavorare – continua Pacciani – per far sì che Siena diventi una meta attrattiva e in grado di intercettare diverse motivazioni di viaggio più consapevoli e meno di massa. Per farlo dovremo puntare sulle nostre molteplici eccellenze, sulla nostra identità, ma soprattutto dovremo lavorare per legare insieme attrattività, accessibilità, accoglienza, vivacità sociale e culturale. In questo senso la nostra idea di sviluppo turistico ruoterà intorno a un punto saliente: costituire una Fondazione pubblico privata per programmare e organizzare in maniera sinergica cultura e turismi che gestisca e promuova la destinazione Siena con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing. Una Fondazione che metta insieme le energie pubbliche e private per organizzare, pianificare, gestire e promuovere le politiche culturali e turistiche, ottimizzando risorse, energie e valorizzando l’offerta culturale e turistica della città in chiave di marketing, a partire dagli eventi”.
Tornare a produrre cultura. “Al centro della nostra attrattività – dice ancora Pacciani – c’è senza dubbio la cultura e la nostra capacità di progettare e produrre cultura, facendo leva sull’immenso patrimonio materiale e immateriale che abbiamo e sul tessuto di esperienze che vantiamo nell’ambito della ricerca, della formazione e delle produzioni. In questo disegno il rilancio del Santa Maria della Scala sarà centrale anche come promotore di una politica dei beni culturali di grande respiro, ritrovando sinergie con l’Opera del Duomo e con le principali istituzioni culturali cittadine. Il Santa Maria della Scala che ci immaginiamo è un’istituzione culturale internazionale per essere, allo stesso tempo, centro di studi e luogo di incontri su questioni contemporanee. Due sono le proposte concrete per la cultura: realizzare una grande mostra, sul modello di quella di Duccio del 2003, dedicata al Sodoma e cogliere l’opportunità del Giubileo 2025 per rafforzare il legame di Siena con Roma, valorizzando, al contempo, quel turismo religioso che è da sempre nelle corde e nella storia della nostra città. Agganciare” il Giubileo del 2025, che si svolgerà 10 anni dopo quello straordinario voluto da Papa Francesco nel 2015 sarà un’occasione importante. Siena è una capitale della cristianità e il progetto sul giubileo punta a riproporre una narrazione della città come centro produttore propulsore di cultura”.
Una visione sinergica e strategica su progetti comuni insieme al territorio. “In questo percorso – conclude Pacciani – sarà fondamentale tornare a sviluppare un’azione sinergica con gli straordinari territori che ci circondano, valorizzando le peculiarità, le esperienze e progettando direttrici cardine che ci uniscono in un’ottica strategica di area vasta: dai cammini della Francigena ai percorsi religiosi e dello spirito, dal cicloturismo (Strade Bianche ed Eroica) fino ai siti Unesco. La nostra provincia è, infatti, una delle poche realtà, al mondo, che ne conta ben 3 oltre al nostro centro storico: Pienza, San Gimignano e la Val d’Orcia. Sempre nell’ottica di fare squadra e di tornare a ragionare in maniera strategica e integrata, riteniamo fondamentale che Siena torni subito nella Fondazione Musei senesi ed elabori insieme progetti di valorizzazione e di area vasta per i nostri musei comunali”.