Opera Laboratori si prepara ad accogliere i visitatori in tutta Italia con il ritorno della bella stagione e l’atteso ritorno alla normalità post-covid. E da oggi può contare su una nuova sede: a Stra, in Veneto, dove si trova la meravigliosa Villa Pisani, che fu di proprietà di Napoleone e di Eugenio di Beauharnais.
Lo ha annunciato Stefano Di Bello, responsabile di Opera Laboratori su Siena, in una lunga intervista con Siena News. “Ci siamo aggiudicati un bando, così saremo protagonisti anche in Veneto – rivela-. Intanto stiamo vivendo settimane intense per farci trovare pronti: siamo a lavoro su Assisi, Volterra, Siena e Montalcino ed abbiamo iniziato a progettare anche altre operazioni per migliorare la nostra offerta”.
I numeri, per ora, stanno sorridendo all’azienda. “Rispetto agli anni passati abbiamo registrato un 45% di prenotazioni in più – continua Di Bello-. Quindi ci sono persone che vogliono venire qui. La stagione sta prendendo forma e noi stiamo rafforzando la nostra squadra di collaboratori”.
Tra le iniziative che stanno andando avanti da tempo c’è quella di “Pienza Città di luce”. Sabato è stata la giornata della riapertura del Duomo pientino e per Di Bello è stata l’occasione per un blitz nella città ideale. “Qui nel 2006 abbiamo innescato un processo di turismo territoriale e culturale, anche grazie alla collaborazione con la Società di Pie disposizioni e l’allora presidente Carnesecchi – prosegue-. Oggi la collaborazione continua con Biagio Lo Monaco, per valorizzare palazzo Piccolomini e il suo giardino storico”.
Su Pienza “abbiamo voluto dare un contributo perché sapevamo che c’era voglia tra i visitatori di conoscere un territorio fatto di spazi verdi ed aperti. E quindi ci siamo proiettati in questa dimensione ed abbiamo investito in un qualcosa dove pubblico e privato sono forti”, dice ancora Di Bello.
Un lavoro congiunto, quello di Opera, Fabbriceria del Duomo di Pienza, Pie disposizioni e Comune, che soddisfa anche il primo cittadino Manolo Garosi. “Con questa modalità di bigliettazione cumulativa(quella di Pienza Città di Luce che permette di visitare palazzo Piccolomini e il giardino, palazzo Borgia con il museo Diocesano, la cripta). abbiamo riscontrato un forte aumento dei biglietti fatti, pure nelle due annualità di chiusura covid – afferma-. Il successo lo si è visto su due lati: sia nella promozione che nella fruizione culturale di Pienza”.
KV
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