Tutto ciò che è comodo, è stupido: l’importanza del confronto con chi è migliore di noi nella crescita personale

Ogni individuo costruisce il concetto di Sé attraverso tre tipi di relazioni interdipendenti: il rapporto tra il Sé e il Sé, il rapporto tra il Sé e gli altri, il rapporto tra il Sé e il mondo. Ciò vuol dire che non sviluppiamo la concezione di noi stessi in un contesto solitario, ma grazie anche alle persone che ci circondano.

Se questo è vero, viene spontanea una domanda: come saremmo se non interagissimo mai con gli altri? Molto probabilmente, essendo il contatto sociale fondamentale per lo sviluppo del concetto di Sé, la nostra immagine risulterebbe sfocata. In altri termini, più cresciamo in isolamento e più rischiamo di non sviluppare il concetto di noi stessi. Da queste considerazioni risulta centrale il ruolo giocato dal confronto sociale: i sentimenti e l’espressione emotiva di chi ci circonda, a dispetto del dilagante analfabetismo emotivo, rappresentano una preziosa fonte di informazione per riconoscere i nostri sentimenti e le nostre emozioni.

Ciò vale anche per le nostre attitudini e abilità. Immaginate di trovarvi ad una prima lezione di tennis e nello stesso momento in cui, per la prima volta, state impugnando una racchetta, vi chiedete se sarete più o meno bravi a buttare la pallina al di là della rete. Se, guardandovi intorno, iniziate a fare un confronto con qualcuno che, come voi, è alla prima esperienza, molto probabilmente riuscirete a rassicurarvi, ma imparerete poco.

Se invece volete determinare quale sia il livello più alto da raggiungere, per trarne insegnamento, allora guardate coloro che sono migliori di voi. Nel primo caso, facendo un confronto con un pari livello o addirittura verso il basso con qualcuno più scarso di voi, riuscirete nel breve termine, ad aumentare il vostro ego, ma non crescerete. Ciò potrebbe sembrare comodo, ma tutto ciò che è comodo, come suggeriva Peter Blake, è stupido.

Nel secondo caso, confrontandovi con chi è superiore a voi, con le eccellenze, quindi andando a ricercare un confronto sociale verso l’alto, molto probabilmente dovreste lottare contro la vostra vanità, ma imparerete molto. Fare confronti sociali verso il basso potrebbe sembrare rassicurante, ma tutto ciò che ci rassicura, ci inebetisce: ciò che troppo ci protegge, ci imprigiona. Guardare le eccellenze ed apprendere umilmente da loro può essere talvolta faticoso, richiede spesso lacrime, sangue e sudore, ma senza questi sforzi, difficilmente potremmo raggiungere i nostri obiettivi. Aveva ragione Edison: “Il genio è 1% ispirazione e 99% sudore”.

Jacopo Grisolaghi – Psicologo e Psicoterapeuta – www.jacopogrisolaghi.com