Tra dubbi, attese, nodi da sciogliere, muovendosi a piccoli passi: Siena prepara la macchina dell’accoglienza verso i profughi dell’Ucraina. Alcuni di loro sono già arrivati nel nostro territorio ricongiungendosi direttamente con i partenti, o con gli amici, che vivono qui da tempo.
Il Comune
A mettersi in moto sono stati anche la macchina della pubblica amministrazione e del mondo del volontariato. Qualche giorno fa il Comune aveva annunciato di aver messo a disposizione alcune strutture, come la Casa accoglienza Il Gabbiano, la Casa accoglienza ex Faro, l’ex Casa Famiglia di Montalbuccio, l’Ostello Casa delle Balie. Nelle varie strutture comunali si aspetta le comunicazioni di Regione e Prefettura per lo smistamento delle persone. Ed in questo senso è attesa per le 15 una conferenza sul tema del Governatore Eugenio Giani.
La Caritas
La situazione alla Caritas Diocesana di Siena è molto movimentata: quando la chiamiamo Anna Ferretti, referente dell’associazione, è impegnata ad aiutare i profughi.. “Nella nostra struttura di Montarioso sono appena arrivate due mamme con i loro figli – ci dice-. Una di loro andrà però a vivere in una famiglia che aveva fatto richiesta di accoglienza ed anche altre madri sono stati accolte in nuclei familiari che collaborano con noi”.
Dsu, attesa per i profughi universitari
Non si hanno ancora notizie sulla data di arrivo dei 50 studenti profughi universitari che saranno ospitati a Siena nelle strutture del Dsu. L’azienda di diritto allo studio regionale parlerà dell’argomento in un cda che è stato convocato questo pomeriggio e si prepara a gestire l’accoglienza nei suoi immobili in città e a Pisa e Firenze.
I primi bimbi ucraini nelle scuole del territorio
La piccola Eva domani entrerà nella classe quinta della scuola elementare Sclavo. Lo ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto Federico Frati. “Non c’è un vero e proprio bisogno materiale, ma spero che la vicinanza con gli alunni ed il clima festoso possa distrarla da ciò che ha vissuto negli ultimi giorni – afferma Frati-. La bimba vive a Renaccio con la mamma”.
Resta in attesa l’Istituto Comprensivo Cecco Angiolieri. “Stamani una famiglia ci ha chiesto se possiamo accogliere i piccoli che stanno per ospitare. Noi li attendiamo a braccia aperte, anche se ovviamente dovremo capire le tempistiche richieste per varie formalità burocratiche e sanitarie”. Così Annalisa Nencini, dirigente scolastico dell’Istituto, che comunica inoltre di non conoscere l’età di questi bambini e quindi di non sapere se andranno alla Cecco Angiolieri, che è una scuola media, o se faranno le elementari alla Peruzzi.
Nessuna richiesta invece all’istituto Federico Tozzi di Siena, come dice la preside Floriana Buonocore: “Non abbiamo avuto alcuna domanda. In ogni caso noi ci faremo trovare pronti per qualsiasi richiesta. Il nostro istituto – spiega – si atterrà alla circolare del Ministero, uscita venerdì scorso, che prevede corsi di alfabetizzazione e supporto psicologico per questi bimbi. L’aspettò più difficile sarà proprio doversi confrontare con persone che non avevano messo in programma di lasciare le proprie case. Da questo punto di vista – conclude professoressa Buonocore – siamo fortunati dal momento che in questa città ci possiamo fregiare di tante eccellenze che non dubito saranno disponibili a fornire il loro aiuto”