In Ucraina “prima si arriva ad un cessate meglio è, anche per i risvolti che si possono avere in Italia”. Così Enrico Letta, segretario del Pd, a margine di un evento del partito in vista delle prossime elezioni amministrative del 2023 a Siena.
“Credo che sia molto importante monitorare la situazione economica: il rischio di una recessione è dietro l’angolo- ha proseguito-. L’aumento dei prezzi dell’energia c’è e lo stiamo pagando duramente. Il Governo è intervenuto lunedì scorso con misure che noi abbiamo fortemente voluto e approvato. Questo intervento va nella direzione giusta, attraverso un’operazione di redistribuzione importante: gli extra profitti delle multinazionali petrolifere sono stati redistribuiti tra 28 milioni di italiani che hanno difficoltà”.
Continua Letta: “Invogliamo il Governo a muoversi su questa strada. E crediamo che sia importante evitare una crisi sociale e economica”.
“Chi ora sta morendo ci chiede di fare di più per avere cura della democrazia. Gli ultimi mesi hanno cambiato la bussola del nostro agire- ha aggiunto-. In questi momenti abbiamo riscoperto che democrazia e libertà certe volte non sono acquisiti o definitivi. Non parlo solo dell’Ucraina, ma anche di quei paesi confinanti che sono membri Ue come Polonia e Romania oppure della Moldova”, dice ancora Letta.
“Io sono particolarmente scandalizzato dall’atteggiamento che sta tenendo in questo momento l’Ungheria di Orban che mette il suo veto rispetto alle sanzioni e che si pone, oggi, come chiaro ed esplicito alleato di Putin. Per me è gravissimo che un unico Paese europeo blocchi le sanzioni- ha aggiunto-. Orban si sta prendendo una responsabilità enorme. Noi dobbiamo essere su un’altra lunghezza d’onda: quella dell’unità dell’Europa con sanzioni nette e dure per arrivare alla pace che è il nostro obiettivo”.
Ancora Letta: “Credo che bisogna fare di tutto perché l’Europa sia unita per mettere la Russia di fronte alle sue responsabilità e per arrivare, il più rapidamente, ad un cessate il fuoco. Questo si può ottenere solamente se la Russia capisce se l’invasione deve fermarsi. Tutta la pressione che l’Europa può fare va fatta. L’Italia deve premere perché ci sia l’unità dell’Europa”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi