ìLe iscritte di Non una di meno Siena si dicono “indignate” perché, in merito alla morte di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, “ancora una volta si tenta di occultare l’ennesimo femminicidio spacciandolo per un incidente” .
La donna colombiana 33enne era scomparsa lo scorso sabato 10 agosto nella città toscana dopo essere stata raggiunta da un colpo di fucile calibro 16 alla testa.
“I femminicidi, come dice la giudice Paola di Nicola. non sono un’emergenza, una tragica fatalità, frutto del raptus di un uomo psicologicamente fragile o alcolista o drogato, espressione di un amore malato o di una folle gelosia, esiti di contesti degradati”, sostengono da Non una di meno Siena. “Chi li definisce così, li giustifica consentendo a quel crimine di riprodursi, a quell’uomo di essere compatito, a quella donna di sparire con il suo coraggio e la sua voglia di libertà – continuano-.I femminicidi sono: un crimine di odio misogino studiato nel dettaglio, l’affermazione del potere di un uomo che non tollera l’autonomia delle donne, la punta dell’iceberg di una serie infinita di violenze che in molteplici forme noi subiamo in una società patriarcale come la nostra”.ì
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